• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00338 DE BERTOLDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal "Corriere della...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00338 presentata da ANDREA DE BERTOLDI
martedì 10 luglio 2018, seduta n.019

DE BERTOLDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal "Corriere della Sera" del 6 luglio 2018, nell'ambito delle importanti decisioni in tema di politica economica e fiscale da attuare per il contratto di programma da parte del Governo, il Ministro dell'economia e delle finanze ha dichiarato che: "la riforma fiscale e il reddito di cittadinanza devono andare di pari passo perché servono alla crescita, attraverso una graduale attuazione";

nello stesso tempo, il Ministro per gli affari europei Paolo Savona, nel corso di una riunione con i due Vicepresidenti del Consiglio dei ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ha sostenuto che "le riforme fiscali e quelle per il sostegno al reddito devono essere considerate misure che l'Unione europea non può collegare al rapporto tra deficit e pil", ovvero che possono essere finanziate in deficit;

ulteriori contrapposizioni tra i Ministri e i due Vicepresidenti del Consiglio si evincono da un altro articolo pubblicato da "la Repubblica" del 7 luglio, riscontrate durante gli incontri tenutisi dal tavolo governativo per definire le imminenti strategie economiche da proporre in sede europea e soprattutto per finanziare le misure contenute dal contratto di governo;

al riguardo l'interrogante evidenzia come le prossime scelte in tema di politica economica e fiscale e per la crescita del Paese sono cruciali, valutata la particolare attenzione da parte delle istituzioni europee sull'andamento dei conti pubblici italiani e gli obiettivi di pareggio di bilancio e per le imminenti decisioni del Governo, per la predisposizione del disegno di legge di bilancio per il 2019;

le divergenze e le dichiarazioni d'intenti di entrambi i Vicepresidenti del Consiglio dei ministri, che evidenziano anche in questa occasione pericolose contrapposizioni all'interno del Governo (anche in relazione ai negoziati già in corso con Bruxelles, nel quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio nel triennio 2019-2021), destano profondo sconcerto e preoccupazione, a parere dell'interrogante, anche e soprattutto per l'evidente l'assenza di dichiarazioni in merito da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, al quale spetta (attraverso il Cipe) di predisporre gli indirizzi della politica economica nazionale,

si chiede di sapere:

quali valutazioni il Governo intenda esprimere con riferimento a quanto esposto;

quale siano gli orientamenti nelle prossime scelte di politica economica e fiscale, sia con riferimento alle misure da adottare per finanziare le riforme fiscali e per il sostegno al reddito di cittadinanza, oltre a quelle per evitare l'aumento dell'IVA;

se non si ritenga infine che i contrasti e le differenze evidenti all'interno dell'Esecutivo rischino di indebolire la posizione negoziale del Governo, in sede europea, allarmando i mercati finanziari, e soprattutto esponendo il nostro Paese a gravissimi rischi per le speculazioni internazionali, oltre che la tenuta dei conti pubblici ed i vincoli di bilancio europei, nel caso in cui si decidesse di finanziare le misure in deficit.

(4-00338)