• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00943 (2-00943) «D'Arrando, Sarli, Nesci, Nappi, Penna, Massimo Enrico Baroni, Ianaro, Lapia, Mammì, Menga, Provenza, Ruggiero, Sapia, Sportiello, Pallini, Parentela, Parisse, Paxia, Perconti,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00943presentato daD'ARRANDO Celestetesto presentato Martedì 29 settembre 2020 modificato Mercoledì 30 settembre 2020, seduta n. 401

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   il sito d'informazione Nano Tv, il 23 giugno 2020, riporta la notizia riferita all'inaugurazione ad Arzano, in provincia di Napoli, di una residenza psichiatrica pubblica intitolata «Casa Impresa Benessere»;

   nell'articolo si scrive che ai quaranta ospiti della struttura saranno offerti percorsi di cura e di apprendimento volti a migliorare la propria condizione di salute, anche attraverso l'utilizzo di tecniche di sartoria e lavorazioni artigianali, in collaborazione con alcune delle aziende presenti nella zona industriale di Arzano. In particolare, l'azienda Kiton, ha già dato la propria disponibilità ad avviare un percorso di collaborazione con «Casa impresa benessere», inviando un proprio maestro di sartoria finalizzato a produrre una linea di cravatte a marchio Kiton, realizzata dai pazienti;

   la struttura è articolata su tre piani per un totale di 2000 metri quadrati;

   l'accordo in Conferenza unificata del 17 ottobre 2013 in merito alle strutture residenziali psichiatriche al punto 2 «Indicazioni sull'assetto organizzativo» prevede che le strutture residenziali psichiatriche, nell'ambito delle direttive regionali e aziendali, operino sulla base di linee guida clinico-assistenziali, validate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale;

   la prassi scientifica nazionale e quella internazionale prevedono che le strutture residenziali psichiatriche siano sempre composte da piccole unità abitative, rendendo possibile un modello esistenziale/riabilitativo dove possa esprimersi nei migliori dei modi la relazione personale;

   la notevole metratura della struttura nasce e si propone in stridente contrasto con le consolidate esperienze maturate in tutto il Paese in questo delicato settore che hanno dimostrato che la presa in carico della persona in difficoltà passa attraverso un percorso personalizzato, fatto di ascolto, di progettazione condivisa in luoghi di piccole dimensioni, dove possa esprimersi al meglio la relazione interpersonale;

   mentre ad Arzano si rinchiudono, di nuovo, i malati psichiatrici, molte regioni, tra cui la Campania, hanno deliberato l'adozione di progetti terapeutico riabilitativi individuali regionali sostenuti con il budget di salute;

   la proposta di legge relativa al budget di salute (A.C. 1752), in linea con la cosiddetta legge Basaglia, contrasta la disuguaglianza nell'accesso ai livelli essenziali di assistenza sociosanitari e valorizza le persone riducendo le conseguenti disabilità sociali. Le protegge, costruendo intorno a loro un gruppo di valutazione multidisciplinare che si prende in carico la persona vulnerabile che può e deve partecipare alle decisioni sul suo futuro. Questo gruppo è formato dai servizi sanitari specifici delle aziende sanitarie locali (Asl), servizi sociali degli enti locali, soggetti del terzo settore, famiglie;

   il budget di salute è un «piano finanziario per il benessere» costruito sulla persona che prevede quante e quali risorse umane, tecnico-professionali ed economico-finanziarie, e per quanto tempo, si devono investire per realizzare progetti terapeutici riabilitativi individualizzati con una probabilità di recupero alta e basata sulla valutazione di ipotesi soggettive e finalità condivise (casa, lavoro, socialità);

   promuove la partecipazione diretta dell'utente nella definizione dei propri bisogni prioritari, per programmare interventi personalizzati, in base alle risorse esistenti e si fonda sul superamento delle strutture protette, dei ricoveri ripetuti e protratti, dell'assistenzialismo passivizzante e dell'abbandono;

   è un percorso che parte sempre dalle persone che altrimenti, senza averlo scelto, abitano indefinitamente in strutture di lunga assistenza, ancorché accreditate, senza alcuna prospettiva evolutiva e terapeutica, come avviene ad Arzano –:

   quali iniziative di competenza intendano intraprendere, anche valutando se sussistono i presupposti per una eventuale attività ispettiva, al fine di verificare la compatibilità della residenza psichiatrica pubblica «Casa impresa benessere» con le norme previste dalla legge n. 180 del 1978, di prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti con disturbi mentali, nonché di elaborare nuove linee guida nazionali in merito ai requisiti di accreditamento regionale delle strutture residenziali e semiresidenziali e accertare la tipologia di rapporto di lavoro con la quale saranno contrattualizzati i pazienti semiresidenziali che lavoreranno per l'azienda Kiton.
(2-00943) «D'Arrando, Sarli, Nesci, Nappi, Penna, Massimo Enrico Baroni, Ianaro, Lapia, Mammì, Menga, Provenza, Ruggiero, Sapia, Sportiello, Pallini, Parentela, Parisse, Paxia, Perconti, Pignatone, Raduzzi, Ricciardi, Romaniello, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Segneri, Francesco Silvestri, Sodano, Suriano, Elisa Tripodi».