Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/04648 (5-04648)
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-04648presentato daDURIGON Claudiotesto diMercoledì 23 settembre 2020, seduta n. 398
DURIGON, GIACCONE, CAFFARATTO, CAPARVI, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI, MINARDO, MOSCHIONI, MURELLI, VIVIANI, BUBISUTTI, CECCHETTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS e MANZATO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'interno — Per sapere – premesso che:
la sanatoria dei migranti irregolari presenti in Italia, di cui all'articolo 103 del decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto Decreto rilancio, si è rivelata, secondo l'interrogante, un vero e proprio flop;
l'intervento, promosso dal Governo «giallorosso» tra le lacrime e le minacce di dimissioni del Ministro Bellanova, era stato caldeggiato – in piena crisi epidemiologica da COVID-19 e conseguente lockdown – come la panacea del grosso male che investe il settore agricolo: il lavoro nero ed il caporalato;
secondo i dati del Ministero dell'interno, l'85 per cento delle domande di sanatoria ha riguardato il lavoro domestico e l'assistenza alla persona, e soltanto il 15 per cento ha interessato il rapporto di lavoro in agricoltura;
ad usufruire del provvedimento, dunque, sono stati per lo più colf e badanti e solo in minima parte i braccianti agricoli, rendendo la regolarizzazione un vero e proprio buco nell'acqua per il fabbisogno di manodopera agricola stagionale;
ancora una volta trova conferma quanto già accaduto nelle precedenti sanatorie, ovvero il lavoro domestico quale canale privilegiato per l'assunzione di stranieri irregolari della stessa etnia, al solo scopo di regolarizzare rapporti di lavoro fittizi che sfoceranno nell'ottenimento del permesso di soggiorno;
a «bocciare» la sanatoria voluta dal Governo «giallorosso» anche le rilevazioni dell'Istat del mese di giugno 2020, in base alle quali sono stati registrati 750 mila occupati in meno rispetto all'anno precedente, 600 mila dei quali dovuti alla mancata attivazione dei nuovi rapporti di lavoro stagionali e a termine ed il 20 per cento di questi riguardano i lavoratori stranieri;
il mondo agricolo necessita di interventi diretti ed immediati, in primis la rivisitazione e semplificazione dello strumento del voucher, in modo tale da ampliarne l'utilizzo, primariamente finalizzato all'assorbimento di tutta la forza lavoro interna –:
alla luce di quanto esposto in premessa, quali siano le reali ragioni, che hanno portato il Governo a promuovere la voluta sanatoria e per quali motivi il Governo abbia programmato nuovi flussi di ingresso di lavoratori immigrati;
quale sia il numero degli immigrati regolarizzati attualmente occupati e quanti di coloro che hanno ricevuto il permesso di soggiorno risultino disoccupati;
se i Ministri interrogati intendano adottare iniziative, per quanto di competenza, per prevedere, la ridefinizione degli aspetti correlati al lavoro occasionale in agricoltura, anche rivedendo la normativa sui voucher, atteso che il fallimento della regolarizzazione rischia di andare ad alimentare, anziché contrastare, il mercato illegale dello sfruttamento e la tratta degli esseri umani.
(5-04648)