• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04613 (5-04613)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04613presentato daCOSTANZO Jessicatesto diMartedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   COSTANZO e D'ARRANDO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   fin dai primi anni '80 il territorio del comune di Torrazza Piemonte è caratterizzato da un notevole carico ambientale dovuto alla presenza di attività di cava e di discarica che, in decenni di sfruttamento, hanno contribuito ad un aumento della vulnerabilità dei sistemi acquiferi sottostanti. La discarica è costituita attualmente da 8 celle di cui 7 sono in post-gestione e contengono rifiuti industriali speciali e tossico-nocivi, mentre l'ottava, autorizzata per rifiuti non pericolosi, è tuttora in fase operativa;

   di questa situazione di degrado si era fatto carico, nel 1996, con Dec. Via 2392, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che aveva decretato, nell'ambito della procedura di impatto ambientale relativa all'istruttoria della cella n. 8, di dimezzare i quantitativi di rifiuti richiesti in istanza e stabilito che la cella 8 sarebbe stata l'ultima a Torrazza;

   come riportato dal quotidiano La Stampa il 9 giugno 2020, la società «La Torrazza srl» ha presentato in data 21 aprile 2017 istanza per la realizzazione della «Cella 9»;

   a seguito di tale istanza, nella delibera del 4 giugno 2020 della città metropolitana di Torino si è affermato che «Il nuovo progetto rappresenta inequivocabilmente un impatto negativo aggiuntivo su un contesto ambientale e insediativo già fortemente compromesso», come valutato nel 1996, ed esprimendo giudizio negativo di compatibilità ambientale;

   il comune di Torrazza risulta coinvolto nel progetto di realizzazione del tunnel di base della Nltl (Nuova Linea Torino-Lione) come sito di deposito definitivo delle terre e rocce da scavo derivanti dalla realizzazione del tunnel di base, come previsto dal progetto definitivo dell'opera e dalla delibera Cipe 19/2015;

   il progetto definitivo della Nltl è stato approvato dalla delibera Cipe n. 9/2015, che ha poi subìto una serie di varianti approvate con le delibere Cipe 30/2018 e 39/2018;

   con nota di protocollo 182/Telt del 18 settembre 2019, Telt ha presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e alla Commissione tecnica una nuova proposta tecnica di deposito dello smarino nel sito di Torrazza Piemonte che prevede lo spostamento del sito di deposito da ovest a est nell'area di cava; il mantenimento del fascio di binari di presa in consegna in affiancamento della linea ferroviaria Torino-Milano; un sistema di trasferimento delle terre e rocce da scavo dai convogli ai nostri trasportatori; il trasferimento delle terre e rocce da scavo al sito di deposito attraverso il nastro trasportatore in sostituzione del raccordo ferroviario;

   il parere della commissione tecnica emesso il 22 novembre 2019 sul nuovo progetto di Telt è positivo, ma vincolato a una serie di verifiche, tra cui quella di non compromissione delle matrici ambientali coinvolte;

   il comune di Torrazza, negli anni, attraverso delibere ed atti politici condivisi, ha sempre espresso parere negativo all'arrivo dello smarino in loco;

   con delibera n. 54 del 27 dicembre 2019 il comune ha invece espresso parere favorevole alla nuova soluzione progettuale proposta dalla società Tunnel Euralpin Lyon TurinSAS;

   tale delibera ha determinato presso la cittadinanza ed esponenti del consiglio comunale di Torrazza Piemonte forti dubbi in merito all'impatto ambientale del nuovo progetto, confermati da città metropolitana tramite il parere negativo sull'ampliamento della nona cella –:

   se non ritenga opportuno, in un contesto ambientale e insediativo già fortemente compromesso, come certificato dalla delibera della città metropolitana di Torino citata in premessa, tenere conto di tali nuove acquisizioni al fine di valutare nuovamente l'impatto del deposito di smarino sul territorio;

   se non intenda accertare se il nuovo progetto preveda le medesime volumetrie di deposito nel sito di Torrazza riportate nel progetto definitivo (Cipe n. 19/2015) e se il nuovo progetto, che peraltro comporta costi aggiuntivi all'intera opera, preveda gli stessi impatti su Torrazza, se non addirittura aggiuntivi.
(5-04613)