• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06858 (4-06858)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06858presentato daMULÈ Giorgiotesto diMartedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   MULÈ e ORSINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 15 settembre 2020, alla presenza del Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, i Governi di Israele, Emirati Arabi Uniti e del Bahrein hanno sottoscritto gli «Accordi di Abramo» dimostrando l'esistenza di un'altra via diplomatica;

   al tempo stesso l'ambasciatore Nathan Sales, capo dell'antiterrorismo al dipartimento di Stato americano, ha rivelato al mondo la presenza di depositi di armi dell'organizzazione sciita libanese filoiraniana, Hezbollah, tra cui importanti depositi di nitrato di ammonio in Francia, in Italia e in Grecia;

   la notizia appena riportata conferma la pericolosità di un'organizzazione che, ad avviso degli interroganti, ha poco di politico e molto di terroristico: Hezbollah è un'organizzazione finanziata dall'Iran e rappresenta una seria minaccia per il mondo occidentale;

   in questo quadro di insieme desta, ad avviso degli interroganti, non poche perplessità la posizione dell'Italia in politica estera, grande assente ai tavoli che contano, scalzata nel Mediterraneo, ambigua nelle alleanze internazionali, succube di Turchia e Cina;

   a tal proposito, nel mese di luglio 2020 il primo firmatario del presente atto aveva sottoscritto una «dichiarazione transatlantica» per chiedere all'Unione europea di dichiarare Hezbollah nel suo insieme quale organizzazione terroristica;

   per le ragioni sopra menzionate, il Governo italiano deve definitivamente scegliere da che parte stare, se vuole tener fede ai valori del patto Atlantico, se vuole schierarsi contro dittature e terroristi, se vuole difendere la propria integrità diplomatica o diventare «Stato cuscinetto» di potenze islamiche pronte a compiere attentati;

   l'Italia deve ritornare ad essere potenza del G7 e soprattutto rilanciare un'azione di diplomazia europea determinante ed equilibrata: è necessario ribaltare il paradigma ricostruendo alleanze atlantiche e aprendo al mondo arabo filo occidentale responsabilizzando gli attori locali, in primis Israele (proprio come fatto da Trump e richiesto dallo stesso alla Nato);

   ad avviso degli interroganti, il nuovo ordine geopolitico mediorientale disegnato da questa amministrazione americana deve imperativamente avere l'Europa tra i principali attori protagonisti visto che il dialogo tra Israele e l'area sunnita moderata (a cui nei prossimi mesi si aggiungeranno Paesi come Marocco, Sudan, Oman e ovviamente Arabia Saudita) può essere letto anche in chiave anti-terrorismo –:

   quale sia la posizione del Governo rispetto alla possibilità di includere Hezbollah nel suo insieme nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'Unione europea;

   se il Governo intenda promuovere un'iniziativa atta a discutere l'azione di Hezbollah e in definitiva, una volta verificatene le responsabilità, finalizzata a introdurlo nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'Unione europea.
(4-06858)