• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06860 (4-06860)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06860presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diMartedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   QUARTAPELLE PROCOPIO, ANDREA ROMANO, BOLDRINI, FIANO, ENRICO BORGHI e LA MARCA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la società cinese Zhenhua Data gestisce da circa due anni un archivio con informazioni su migliaia di cittadini stranieri. Il database, che in totale comprende oltre 2,4 milioni di nomi di cittadini di tutto il mondo, è stato sottratto all'azienda e trasmesso a una società di intelligence australiana, che a sua volta l'ha girato a un consorzio di giornali internazionali. Nella sezione dedicata all'Italia ci sono 4.544 nomi fra politici, personaggi pubblici, imprenditori e perfino criminali;

   per costruire il proprio database, Zhenhua Data ha usato la modalità «Open Source Intelligence», cioè l'attività di raccolta d'informazioni attraverso fonti di pubblico accesso. Le persone e le istituzioni che compaiono nel database non hanno necessariamente contatti diretti con la Cina, ma, dal punto di vista della Cina, potrebbero essere d'interesse o utili per aumentare l'influenza di Pechino nel Paese target. Difatti, proprio nel sito della società, si legge che la loro mission è quella di «integrare le fonti open source disponibili in rete per contribuire alla rinascita nazionale»;

   il valore della profilazione delle persone, dà l'opportunità ai player, aziendali o politici, di creare un database con tutte le loro preferenze e, soprattutto nel terreno politico, può indirizzare le scelte evitando l'incertezza sulla previsione di comportamenti mai osservati prima;

   da tempo, l'intelligence europea e quella statunitense sono preoccupate della gestione dei dati dei cittadini stranieri dà parte cinese, vista la poca trasparenza mostrata dalle società cinesi in materia di protezione dei dati in loro possesso;

   non è possibile stabilire, al momento, quali siano i rapporti tra il Governo cinese e la società di Zhenhua. Qualora fosse confermato che questo lavoro di sorveglianza sia stato svolto per fornire alla Repubblica popolare cinese gli strumenti per rafforzare la sua influenza sulla discussione pubblica internazionale, si tratterebbe di una vicenda molto pericolosa per la sicurezza nazionale dei Paesi coinvolti, nonché un'azione contraria ad ogni tipo di regolamento europeo vigente in materia di protezione dei dati;

   difatti, in Italia, e in altri Paesi europei, fare raccolta di informazioni, anche se liberamente accessibili, per conto di soggetti terzi costituisce un reato, qualora non si sia autorizzati a norma dell'articolo 134 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps);

   sarebbe opportuna ed auspicabile una dichiarazione ufficiale del Governo di Pechino atta a fugare qualsiasi sospetto di connessioni fra il proprio operato e la società di Zhenhua –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato, nei rapporti sia bilaterali con la Repubblica popolare cinese, sia internazionali con gli altri Paesi coinvolti nella profilazione dei propri cittadini da parte di Zhenhua, per chiedere spiegazioni esaustive su questa sistematica attività di osservazione a cui sono sottoposti cittadini italiani, e garantire il diritto alla protezione dei loro dati, così come previsto dalla legislazione italiana e europea.
(4-06860)