• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04068 MAFFONI, CALANDRINI, GARNERO SANTANCHE', LA PIETRA, PETRENGA, RAUTI, TOTARO, URSO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della salute. - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04068 presentata da GIANPIETRO MAFFONI
giovedì 10 settembre 2020, seduta n.257

MAFFONI, CALANDRINI, GARNERO SANTANCHE', LA PIETRA, PETRENGA, RAUTI, TOTARO, URSO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della salute. - Premesso che:

l'Unione europea e l'Italia, in questa fase di cautela per l'emergenza sanitaria da COVID-19, hanno stabilito la riapertura delle frontiere interne, riducendo i controlli nello spazio Schengen, e si stanno per ripristinare, gradualmente, la libera circolazione delle persone, anche con Paesi «extra-Schengen» con tutte le opportune misure di prevenzione;

nell'ambito del coordinamento della strategia comune della Commissione europea rispetto alla gestione delle frontiere in relazione alla pandemia da COVID-19, gli Stati membri hanno gradualmente ripristinato reciprocamente le tratte aeree, mentre con riferimento ai confini esterni, il 30 giugno 2020 è stata concordata la riapertura delle frontiere per una lista di 15 Paesi, che sarà rivista e aggiornata periodicamente ogni 14 giorni, valutando di volta in volta la riapertura delle frontiere ai Paesi terzi in base all'evoluzione delle rispettive condizioni epidemiologiche;

dal 1° luglio è inoltre sempre consentito l'ingresso in Italia dei cittadini UE, degli stranieri residenti in un Paese UE, dei familiari dei cittadini UE e degli stranieri residenti in un Paese UE, nonché degli stranieri residenti in Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia e Uruguay;

il Ministro della salute ha disposto la sospensione dei voli in arrivo dal Bangladesh a seguito del numero significativo di casi positivi al COVID-19 riscontrati sull'ultimo aereo arrivato a Roma dopo che è stato autorizzato un rientro nel nostro Paese con volo speciale da Dacca;

a un Paese come Taiwan che, grazie alle minuziose e valide misure di contrasto al coronavirus adottate, con indiscusso successo dal suo Governo, ha registrato solamente 7 vittime e solamente 449 contagiati dall'inizio della pandemia, non è ancora permesso di ripristinare il proprio traffico aereo con l'Europa e, in particolare, con l'Italia;

considerato che:

come riportano tra l'altro autorevoli fonti giornalistiche, a Taiwan ci sono stati solo tre casi di COVID-19 confermati negli ultimi 15 giorni e sono tutti importati, mentre da due mesi non si registrano casi di trasmissione locale e sul suo totale di 449 casi, 358 sono stati importati, con un tasso medio di notifica dei casi a 14 giorni di 0,2 ogni 100.000 abitanti, mentre in Europa e in Regno Unito al 27 giugno si viaggiava su un tasso medio di 14 contagi ogni 100.000 abitanti;

rilevante, inoltre, è che dal 2011 i cittadini taiwanesi entrino nei Paesi dell'Unione europea senza visto per soggiorni entro i 90 giorni, e tale esenzione vale anche per i cittadini dei Paesi dell'Unione europea che si recano a Taiwan;

inoltre, il passaporto taiwanese è esentato dal visto da oltre 146 Paesi del mondo, a differenza di quelli della Cina continentale, che sono solamente 70: il loro passaporto è considerato il 33° classificato come «più potente» a livello globale, in quanto consente l'accesso senza visto o visto all'arrivo a 146 destinazioni;

sia il Regno Unito sia il Giappone hanno riaperto le loro frontiere ripristinando tutte le tratte aeree per e da Taiwan;

la Repubblica di Cina (Taiwan) è una libera e dinamica democrazia di quasi 24 milioni di cittadini, che godono di tutti i diritti politici, civili, religiosi e sociali: a livello economico il Paese si colloca al 22° posto nel mondo, al 18° posto come volume di esportazioni;

nel quadro europeo, prima della pandemia, il valore dell'interscambio tra Taiwan e i 27 (più 1) Paesi membri della Unione europea ha superato i 45 miliardi di euro dei quali circa il 10 per cento con l'Italia, che si colloca al quinto posto e per questo riaprire la libera circolazione dei voli aerei può dare solamente un impulso positivo alla nostra economia,

si chiede di sapere quali urgenti iniziative i Ministri in indirizzo intendano adottare, anche congiuntamente, al fine di promuovere anche in sede europea una soluzione che favorisca il ripristino di tutte le tratte aeree da e per Taiwan, consentendo ai cittadini del Paese di ricominciare a visitare l'Italia, conferendo un apprezzabile impulso al comparto turistico, in questa stagione già gravemente compromessa.

(4-04068)