Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/01905 CANDIANI, AUGUSSORI, RICCARDI, PIROVANO, GRASSI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
dai dati del Ministero dell'interno si evince che dal 1° gennaio all'8 settembre 2020 i...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-01905 presentata da STEFANO CANDIANI
mercoledì 9 settembre 2020, seduta n.256
CANDIANI, AUGUSSORI, RICCARDI, PIROVANO, GRASSI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:
dai dati del Ministero dell'interno si evince che dal 1° gennaio all'8 settembre 2020 i migranti sbarcati irregolarmente sulle nostre coste sono stati 20.057, a fronte dei 5.728 arrivati nello stesso periodo del 2019, e, alla situazione già fortemente problematica della gestione dei migranti, si aggiunge anche quella del contenimento del contagio da COVID-19, che richiede misure supplementari di controllo e di isolamento che stanno mandando al collasso l'intero sistema;
a Lampedusa continuano incessantemente approdi di imbarcazioni in arrivo principalmente dalla Tunisia e la situazione nei centri di prima accoglienza è diventata insostenibile: più di 1.300 persone si sono trovate a convivere in spazi inadeguati per capienza e in condizioni igienico-sanitarie indecenti, con misure anti contagio non attuate e tamponi fatti, ancora nel mese di luglio, solo ad un numero esiguo di persone rispetto a quelle presenti. Pertanto, l'eventuale allontanamento senza permesso dall'hotspot anche di un solo ospite si è trasformata, e continua a trasformarsi, in una minaccia per la salute pubblica di tutti gli abitanti dell'isola;
il Ministro in indirizzo, solo pochi giorni fa, dichiarava, in riferimento alla situazione di Lampedusa, che "sebbene ci sia una tendenza in aumento degli sbarchi autonomi rispetto al 2019, i numeri attuali non rappresentano un'emergenza. Le difficoltà sono di carattere logistico legate alle misure di profilassi sanitaria stabilite per il Covid 19", trovando come soluzione per alleggerire la pressione sull'hotspot l'impiego di due navi traghetto adibite per la quarantena dei migranti, senza rendere noto il secondo passaggio di questa soluzione, ovvero la collocazione degli stessi migranti, una volta terminato il periodo di isolamento;
un'accoglienza indiscriminata senza le giuste garanzie per le persone accolte (di carattere sanitario, di sicurezza, di dignità della persona) non può essere considerata un valore e si trasforma in un "buonismo" vuoto e propagandistico, che strumentalizza la disperazione dei clandestini, rischiando di alimentare la tratta degli esseri umani, e con essa gli ingenti guadagni dei moderni schiavisti, che operano nelle associazioni criminali internazionali;
il totale fallimento della gestione del fenomeno migratorio del Governo, reso evidente dai dati statistici e dalla situazione di Lampedusa, porterebbe all'ovvia conclusione che le scelte portate avanti dal Governo Conte I in materia di immigrazione siano state più risolutive del problema e disincentivanti per i migranti e potrebbero essere portate avanti;
al contrario, invece, più che mettere in atto con risolutezza tutte le misure che la legge ad oggi mette a disposizione, sembra che il Ministero stia studiando una revisione, o peggio un'abrogazione, dei "decreti sicurezza", dando così l'ennesima conferma che le politiche governative sul tema sono approssimative e pericolose e ideologicamente orientate,
si chiede di sapere:
a quanto ammonti il numero complessivo dei migranti approdati sulle coste di Lampedusa dalla data di dichiarazione di emergenza sanitaria nazionale ad oggi e se il Governo abbia intenzione di mettere in atto un piano che blocchi il continuo arrivo di imbarcazioni sulle nostre coste, ovvero abbia in programma di continuare con una politica di accoglienza indiscriminata, nonostante anche le aggravanti dovute alla gestione dell'emergenza sanitaria nel nostro Paese;
se abbia intenzione di attuare un piano concreto in materia di contrasto all'immigrazione clandestina che preveda, da un lato, un deciso intervento contro la tratta di esseri umani che viene sistematicamente perpetrata dalle associazioni criminali, che trasportano migranti disperati nel nostro Paese, e, dall'altro, misure volte a difendere i confini nazionali e tutelare così il diritto alla sicurezza e alla salute di tutti i cittadini italiani, che stanno faticosamente affrontando l'attuale crisi sanitaria ed economica;
come intenda gestire tutti i migranti attualmente ospitati nelle navi per misure di isolamento dovute al COVID-19, una volta terminata la quarantena, e se sia previsto un programma di rimpatrio per tutti coloro che non provengono da Paesi in cui siano attualmente in corso conflitti armati.
(3-01905)