Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/06788 (4-06788)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06788presentato daDEIANA Paolatesto diMercoledì 9 settembre 2020, seduta n. 395
DEIANA, PERANTONI, ALBERTO MANCA, ILARIA FONTANA, D'IPPOLITO, DI LAURO, FEDERICO, LICATINI, MARAIA, MICILLO, TERZONI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la recente sentenza del 28 agosto 2020 del tribunale amministrativo regionale per la Sardegna (sentenza n. 467 del 2020) che ha respinto il ricorso proposto da Eni Rewind s.p.a. (già Syndial S.p.a.), riconoscendo Eni «soggetto responsabile» dell'inquinamento della falda acquifera in area Carbondotto, di pertinenza della centrale E.On di Fiume Santo, sita nell'area industriale di Porto Torres, ha riacceso i riflettori su un territorio martoriato nel corso di oltre 50 anni;
nella stessa area industriale sorge anche la centrale termoelettrica di Fiume Santo, di proprietà della EP Produzione Spa, che insiste su un'area contigua a quella di particolare pregio e valore;
da circa 5 anni è stata avviata la dismissione a Fiume Santo dei gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di proprietà della EP Produzione;
il 19 maggio 2017, nel corso di una riunione tecnica presso l'assessorato dell'ambiente della regione Sardegna, tra funzionari del servizio valutazioni ambientali e rappresentanti della Fiumesanto Spa, facente capo alla multinazionale Ep Produzione, veniva illustrato il nuovo piano di decommissioning dei gruppi 1 e 2 e della relativa ciminiera;
all'esito di ulteriori approfondimenti condotti dal predetto ufficio, con nota del 12 giugno 2017, veniva comunicata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la coerenza del nuovo piano di decommissioning con le prescrizioni impartite in sede di VIA nazionale;
il nuovo piano prevedeva la modifica della demolizione della ciminiera con un «inopinato» utilizzo di cariche esplosive al posto degli ultimi ritrovati in tema di demolizioni di tali strutture;
nel mese di maggio 2020, inoltre, come evidenziato dai quotidiani, sarebbe dovuto iniziare il recupero di oltre 800 tonnellate di carbone disperso negli anni nei fondali del porto industriale di Porto Torres, in particolare davanti alla banchina che serve la centrale elettrica di Fiume Santo. Operazioni che, sempre secondo fonti giornalistiche, si sarebbero dovute concludere entro il 12 giugno 2020;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se intenda avviare una serie di accertamenti, per quanto di competenza, per verificare il rispetto della normativa vigente e delle prescrizioni impartite, con particolare riferimento, ai risultati del piano di monitoraggio, alla realizzazione del progetto per la costruzione della copertura del carbonile e alla avvenuta presentazione del piano di rinaturalizzazione delle aree;
se il Ministro interrogato intenda fornire aggiornamenti, per quanto di competenza, in merito allo stato di avanzamento del piano di decommissioning e del piano di caratterizzazione delle aree oggetto degli interventi di demolizione;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di eventuali danni provocati dalla caduta della ciminiera in seguito alla demolizione mediante esplosivo e quale ne sia l'entità.
(4-06788)