• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04572 (5-04572)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04572presentato daVIVIANI Lorenzotesto diMartedì 8 settembre 2020, seduta n. 394

   VIVIANI, BUBISUTTI, CECCHETTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS e MANZATO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge n. 18 del 2020 cosiddetto «Cura Italia», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2020, al comma 2 dell'articolo 78, così come modificato dall'articolo 222, comma 7, del decreto-legge n. 34 del 2020 cosiddetto «Rilancio», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, prevede che per far fronte ai danni diretti e indiretti subiti dalle imprese della pesca e dell'acquacoltura a causa dell'emergenza da COVID-19, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è istituito un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per l'anno 2020 per la sospensione dell'attività economica delle imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura; con il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 17 luglio 2020 sono definiti i criteri e le modalità di attuazione della sopracitata disposizione;

   gli articoli 7, 8 e 9 del suddetto decreto ministeriale prevedono le procedure per la concessione ed erogazione dei contributi nonché la ripartizione delle risorse;

   i suddetti articoli prevedono che, ai fini della concessione del contributo, le imprese interessate presentano al Ministero la relativa richiesta, nelle modalità ed entro i termini definiti in un successivo provvedimento di attuazione del decreto;

   all'interrogante ad oggi non risulta, a circa due mesi di distanza dall'emanazione del decreto ministeriale del 17 luglio 2020, che sia stato ancora emanato il provvedimento di attuazione dei predetti articoli;

   non si conoscono, quindi, i tempi entro i quali i soggetti interessati potranno presentare domanda e oltretutto, una volta presentata, la domanda dovrà seguire un ulteriore iter come previsto dal decreto ministeriale;

   quindi, a distanza di più di quattro mesi dall'approvazione del decreto «Cura Italia» e di circa due mesi dall'emanazione del decreto ministeriale le imprese della pesca e dell'acquacoltura ancora non sanno quando potranno accedere a queste risorse, che seppur esigue, inadeguate ed estemporanee, generate più per tamponare l'emergenza che per una vera e propria strategia per il futuro del comparto della pesca, sono però importanti per la ripresa economica delle imprese;

   le imprese della pesca nel periodo del lockdown, a causa dell'emergenza dovuta al COVID-19, sono state costrette a sospendere o ridurre significativamente le loro attività sia per i prezzi bassi al mercato che per la forte riduzione della domanda nei canali della distribuzione tradizionale (mercati rionali, pescherie), ed anche per il quasi totale invenduto, dovuto al crollo della domanda –:

   a che punto sia l'iter per l'emanazione dei provvedimenti di attuazione del decreto ministeriale del 17 luglio 2020 al fine di assicurare la salvaguardia dell'occupazione della gente di mare e per dare ossigeno e la necessaria liquidità ad uno dei settori più colpiti dalla crisi epidemiologica da COVID-19.
(5-04572)