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Atto a cui si riferisce:
S.4/01657 ORTIS, GALLICCHIO, ROMANO, PIRRO, RICCARDI, CASTALDI, ANGRISANI, LANNUTTI, GIANNUZZI, PRESUTTO, L'ABBATE, DONNO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 074
all'Interrogazione 4-01657

Risposta. - In via preliminare si osserva che la Regione Molise, successivamente agli studi e ai progetti della commissione tecnico-scientifica del 2002, ha posto un'attenzione molto elevata circa lo stato di rischio connessa alla frana di Petacciato, tanto che il presidente della Regione ha attivato un tavolo di coordinamento con i soggetti interessati quali Autostrade per l'Italia, ANAS, Ferrovie dello Stato, Comune di Petacciato, Provincia di Campobasso, avviando azioni utili a garantire un monitoraggio ed un sistema di allarme condivisi.

Il progetto preliminare al quale si fa riferimento è quello di "consolidamento idrogeologico versante nord-est a valle dell'abitato di Petacciato", di importo complessivo pari a 40.600.000 euro, commissionato dall'amministrazione comunale di Petacciato a seguito dell'evento franoso del 18 marzo 2015, ed approvato con deliberazione n. 206 del 9 novembre 2015. Il progetto è stato suddiviso in 4 lotti funzionali e inserito dalla Regione Molise nel sistema ReNDiS già in data 20 dicembre 2015, per la selezione a finanziamento degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, che appunto prevede che le Regioni, ciascuna per il territorio di rispettiva competenza, inseriscano e validino, attraverso la compilazione di una apposita scheda, le richieste di finanziamento allegando la documentazione progettuale, nonché tecnico-amministrativa disponibile.

I lotti funzionali sono i seguenti: a) 141R097/G1, Comune di Petacciato, consolidamento idrogeologico interessante il versante nord-est a valle dell'abitato, primo lotto, importo 6.246.000 euro; b) 141R529/G1, Comune di Petacciato, consolidamento idrogeologico interessante il versante nord-est a valle dell'abitato, secondo lotto, importo 12.211.016,33 euro; c) 141R530/G1, Comune di Petacciato, consolidamento idrogeologico interessante il versante nord-est a valle dell'abitato, terzo lotto, importo 12.891.285,75 euro; d) 141R531/G1, Comune di Petacciato, consolidamento idrogeologico interessante il versante nord-est a valle dell'abitato, quarto lotto, importo 9.251.157,92 euro.

I 4 lotti dell'intervento sono stati sottoposti ad istruttoria, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015 relativo all'"individuazione dei criteri e delle modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico", da parte di questo Ministero, previo parere espresso dalla competente autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale. L'esito di tale istruttoria è risultato positivo ed il procedimento per il finanziamento delle risorse a carico del Ministero, a valere sul citato piano operativo ambiente FSC 2014-2020, delibere CIPE n. 55/2016, n. 11/2018 e n. 31/2018, è in via di perfezionamento.

Al completamento della progettazione degli interventi e poi all'attuazione degli stessi provvedono i presidenti delle Regioni nella qualità di commissari di governo contro il dissesto idrogeologico con i compiti, le modalità, la contabilità speciale ed i poteri di cui al decreto-legge n. 91 del 2014. Peraltro, come chiarito dal commissario per il dissesto, la scelta tecnica alla base degli interventi deve derivare da un confronto competitivo sul presupposto di una gara di progettazione che possa attivare le migliori competenze e conoscenze nazionali ed internazionali, al fine di tentare di dare al fenomeno erosivo una risoluzione importante se non definitiva.

L'idea di gestire questo percorso competitivo nel modo migliore ha portato a richiedere l'intervento delle azioni di sistema in capo ad Invitalia, attraverso la propria centrale di committenza, proprio perché possa essere messo in campo un percorso di affidamento che sia il più rapido e più qualificato possibile. La Regione ritiene infatti che il progetto preliminare, posto a base della richiesta di finanziamento, presentato dal Comune nel 2016 e caricato su RenDiS, non rappresenta un'opzione vincolante sulle scelte progettuali definitive che deriveranno direttamente dalle migliori offerte tecniche presentate, auspicabilmente basate sulle ricerche storiche più complete, sulle scelte più avanzate in termini di monitoraggio, progettazione e realizzazione.

COSTA SERGIO Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

04/06/2020