• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06678 (4-06678)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06678presentato daLABRIOLA Vincenzatesto diLunedì 31 agosto 2020, seduta n. 389

   LABRIOLA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la crisi pandemica e la sua ricaduta economica fanno alzare il livello d'allarme per quel che riguarda il diffondersi di illegalità e rischi legati alle infiltrazioni criminali in ambito economico. Questo è quello che emerge dalla relazione presentata dalla unità di informazione finanziaria, incardinata presso la Banca d'Italia che, in occasione della relazione sull'attività del 2019, ha aggiornato il quadro alla più recente crisi sanitaria ed economica. Si legge che «Fra fine febbraio e metà giugno 2020 l'Unità ha ricevuto circa 350 segnalazioni di operazioni sospette direttamente collegate all'emergenza»;

   proprio di fronte a questo rischio più che concreto, la Confindustria di Taranto nella primavera 2020 aveva scritto al Ministro dell'interno Lamorgese e ad altri esponenti del Governo per sottolineare ancora una volta la fragilità e la vulnerabilità di tutto il sistema imprenditoriale con particolare riguardo alle imprese del territorio tarantino e jonico di fronte all'elevato rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata all'interno dell'impianto produttivo di queste aree, sia in virtù di un tessuto imprenditoriale fiaccato da eventi strettamente correlati alla nostra realtà (Taranto è area di crisi industriale complessa per le note vicende della siderurgia ma sconta anche altre vicende di carattere endogeno, legate al dissesto del comune), sia, per gli effetti devastanti dell'emergenza Covid-19;

   l'impianto produttivo di questi territori è caratterizzato da una miriade di piccole e medie imprese a fortissimo rischio di ridimensionamento laddove non di chiusura, ma anche dalla presenza di importanti players operanti sul territorio (Eni, Arcelor Mittal, Leonardo, Vestas, Arsenale, la stessa Yilport appena insediata all'interno del sistema portuale) che, proprio in virtù delle grandi fette di mercato che ivi rappresentano, vanno fortemente attenzionate e tutelate da ogni forma di infiltrazione anche e soprattutto in relazione all'indotto che generano e che opera al loro interno;

   in relazione a questo peculiare aspetto, di particolare criticità si presenta l'indotto dell'acciaio, particolarmente stressato da crisi di liquidità pregresse e derivanti dalle inottemperanze della cordata franco-indiana Arcelor Mittal; si tratta di una concezione che mette in crisi un'intera filiera di realtà produttive, oggi ancor più esposte a rischi di chiusura e ridimensionamento a causa dello stop imposto dalla pandemia –:

   quali iniziative urgenti si intendano adottare per scongiurare il rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata all'interno dell'impianto produttivo dell'area di Taranto e del territorio jonico.
(4-06678)