• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01872 MALAN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che: la nuova legge sulla sicurezza è stata imposta dal Governo di Pechino a Hong Kong dal 30...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01872 presentata da LUCIO MALAN
martedì 18 agosto 2020, seduta n.250

MALAN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che:

la nuova legge sulla sicurezza è stata imposta dal Governo di Pechino a Hong Kong dal 30 giugno 2020:

all'articolo 1 impone al Governo di Hong Kong di "prevenire, stroncare e punire i reati di secessione, sovversione, terrorismo e collusione con paesi stranieri o elementi esterni";

agli articoli 9 e 10 prevede l'inclusione di scuole, università, organizzazioni sociali, media e internet nell'ambito della politica salvaguardia della sicurezza nazionale;

all'articolo 11 prevede che il Governatore di Hong Kong renda conto annualmente al Governo di Pechino dell'applicazione della legge;

all'articolo 18 istituisce tribunali speciali per la sicurezza;

con l'articolo 20 rende reato, con pene dall'arresto breve all'ergastolo, ogni tentativo di "separare la regione di Hong Kong dalla Repubblica Popolare Cinese" (d'ora in poi RPC); sostenere in qualunque modo i colpevoli di questi reati può comportare fino a dieci anni di reclusione, ai sensi dell'articolo 21; in base agli articoli 22 e 23 le stesse pene degli articoli 20 e 21 sono inflitte a chi mina il sistema fondamentale previsto dalla Costituzione della Repubblica Popolare Cinese;

all'articolo 24 dà un'ampia definizione di attività terroristica, che include anche la minaccia di commettere seria violenza contro una o più persone, sabotaggio di mezzi di trasporto o di sistemi di controllo elettronico di pubbliche utilità, "altre attività che mettano seriamente in pericolo la sicurezza", reato punito con pene da tre anni all'ergastolo; con l'articolo 25 punisce con pene fino all'ergastolo chi dirige organizzazioni volte a tali attività e l'articolo 26 prevede fino a dieci anni di reclusione per chi presta loro assistenza;

all'articolo 29 colpisce sostanzialmente qualunque tipo di collaborazione con Paesi o organizzazioni estere, che abbia il fine di "minacciare l'unificazione della RPC", imporre sanzioni a Hong Kong o alla RPC, provocare odio nei confronti dei governi della RPC o di Hong Kong, prevedendo pene da tre anni di reclusione all'ergastolo anche per i responsabili delle organizzazioni o istituzioni estere coinvolte;

con gli articoli da 31 a 33 si prevedono pesanti sanzioni economiche nei confronti di aziende che in qualsiasi modo sostengano chi ha commesso i "reati" citati, con attenuazioni in caso di collaborazione o delazione;

all'articolo 38 stabilisce che la legge si applica anche a chi commette tali "reati" all'estero e non è cittadino di Hong Kong;

tale legge è in totale contrasto con la dichiarazione congiunta del Regno Unito e della RPC del 26 settembre 1984 in cui si garantisce, tra l'altro, di mantenere immutato fino all'anno 2047 il sistema sociale ed economico e lo stile di vita dei cittadini di Hong Kong, incluse le libertà d'espressione, di stampa, di manifestazione, di associazione, di viaggio, di spostamento, di sciopero, di religione;

in tale legge si stabilisce la sua applicabilità a chiunque, dentro e fuori i confini di Hong Kong;

l'Italia ha firmato un trattato di estradizione con la Repubblica Popolare Cinese ratificato con la legge 24 settembre 2015, n. 161, che all'articolo 3, lettera a) esclude l'applicazione ai reati politici, specificando però che le attività terroristiche non sono incluse fra questi;

il 18 dicembre 1999 l'Italia ha altresì firmato con Hong Kong un accordo sul trasferimento delle persone condannate,

si chiede di sapere:

per quale motivo il 3 luglio scorso il rappresentante dell'Italia al Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU, a Ginevra, abbia espresso per l'Italia il voto di astensione sulla mozione presentata dal Regno Unito in difesa dei diritti umani a Hong Kong e contro la nuova legge sulla sicurezza, mozione votata invece (tra i membri dell'Unione europea) da Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Irlanda, Germania, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Slovenia e Svezia;

perché lo stesso giorno lo stesso rappresentante si sia astenuto sulla mozione presentata da Cuba a sostegno della nuova legge sulla sicurezza di Hong Kong;

se il Ministro in indirizzo approvi alcune delle citate misure contenute nella nuova legge sulla sicurezza di Hong Kong;

quale sia il suo parere o le sue iniziative sulla possibilità di sospendere il trattato di estradizione con la Repubblica Popolare Cinese;

a che punto siano i contatti per un trattato di estradizione con Hong Kong, se li abbia sospesi o intenda sospenderli.

(3-01872)