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Atto a cui si riferisce:
S.4/00443 FATTORI, GIARRUSSO, TRENTACOSTE, EVANGELISTA, LANNUTTI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo - Premesso che: il secondo rapporto sulle agromafie e...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 073
all'Interrogazione 4-00443

Risposta. - Si precisa che, a tutela della libera concorrenza e del reddito degli agricoltori, questo Ministero ha già promosso iniziative a contrasto delle pratiche sleali o comunque distorsive, come le "aste al doppio ribasso". Sul fronte europeo l'Italia si è impegnata in sede di trilogo per l'approvazione della direttiva n. 633 del 17 aprile 2019 contro le pratiche sleali, per inserire le aste al doppio ribasso tra i divieti. È ferma l'intenzione di arrivare a una rapida attuazione in Italia della direttiva stessa per garantire tutela alle imprese della filiera agroalimentare.

In data 28 giugno 2017, è stato sottoscritto un patto di impegno del Ministero con Federdistribuzione e l'associazione nazionale cooperative fra dettaglianti Conad (And Conad) per promuovere, grazie a un codice etico, pratiche commerciali leali nell'ambito dell'intera filiera agroalimentare, e le organizzazioni della grande distribuzione si sono impegnate a non ricorrere più alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari. L'obiettivo del patto di impegno si incardina nell'esigenza di favorire e valorizzare la trasparenza, l'equità, la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Nel dettaglio, vengono definite e promosse linee guida ed impegni relativamente all'acquisto dei prodotti agroalimentari da parte della grande distribuzione organizzata anche per favorire l'adesione volontaria delle imprese agricole alla rete del lavoro agricolo di qualità.

Questo Ministero segue con particolare attenzione la filiera cerealicola in ragione della sua rilevanza in termini di superfici coltivate, della forza lavoro impiegata e dell'importanza strategica del frumento tenero e duro per varie specialità agroalimentari nazionali. Corre però obbligo di evidenziare la ciclicità della crisi per questo settore, considerando che i prezzi sono correlati all'andamento del prezzo a livello internazionale e sono caratterizzati da una volatilità che risente dell'andamento di altri prodotti e processi (tra i quali: la consistenza degli stock a livello globale, il costo dell'energia, l'andamento climatico, le speculazioni finanziarie) e da una domanda che è sempre più connotata da una leggera ma tendenziale diminuzione rispetto alle attese e alle pur ottimistiche previsioni.

Nonostante sia difficile poter intervenire su tali fattori, si deve comunque valorizzare e agevolare la nascita e la stabilizzazione dei contratti. L'unificazione dell'offerta appare l'unica soluzione per valorizzare il prodotto ove si consideri che la scarsa concorrenzialità all'estero viene addebitata ad alcune peculiarità dell'economia italiana, tra le quali l'alta frammentazione aziendale e costi di produzione elevati. In ragione di tali constatazioni, la direzione dell'associazionismo è una soluzione utile per superare la polverizzazione dell'offerta e per contrastare la concentrazione della domanda.

Nelle linee prioritarie dell'azione del Ministero, è stato indicato proprio il lavoro di sostegno da svolgere attraverso le organizzazioni comuni di mercato (OCM) per favorire la maggiore aggregazione delle aziende agricole in organizzazioni di produttori al fine di ottenere una migliore remunerazione. L'attuale organizzazione comune di mercato fornisce alle organizzazioni dei produttori un potente strumento di intervento sul mercato e a loro (cui è stata riconosciuta la possibilità di gestire il prodotto conferito) spetta il compito di dare fluidità al mercato.

Il decreto ministeriale n. 387/2016 (riconoscimento delle organizzazioni di produttori generali, modificato con il decreto ministeriale n. 1108/2019), corredato dalle linee guida, attuativo del regolamento (UE) n. 1308/2013 (OCM unica), ha prospettato per le organizzazioni dei produttori del settore una nuova operatività: esse devono essere aiutate a crescere (fondi di sviluppo rurale e quindi impegno delle Regioni). Attualmente nel nostro Paese le Regioni hanno riconosciuto 15 organizzazioni di produttori cerealicole. Per creare valore e reddito a vantaggio dei produttori associati, bisogna aumentare il livello di concentrazione nelle organizzazioni di produttori e favorire processi di fusione e integrazione per aumentare le dimensioni economiche e per sviluppare strategie commerciali più efficaci.

Contestualmente, visto che il regolamento europeo riconosce all'interprofessione funzioni chiave per lo sviluppo del settore (analizzare il mercato, sviluppare iniziative volte a rafforzare la competitività economica e l'innovazione, orientare la produzione, svolgere attività di promozione e ricerca), l'articolo 3, comma 2, del decreto-legge n. 51 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91 del 2015, prevede il riconoscimento, su richiesta, ai sensi della vigente normativa europea, di una sola organizzazione interprofessionale operante nel settore lattiero caseario, ovvero per ciascun prodotto o gruppo di prodotti del medesimo settore a livello nazionale ovvero in ciascuna circoscrizione economica. Nel caso, poi, in cui vi sia concorso tra più domande di riconoscimento da parte di organizzazioni interprofessionali relative al medesimo prodotto o gruppo di prodotti, il riconoscimento viene concesso all'organizzazione maggiormente rappresentativa.

Il comma 7 dell'art. 3 prevede, inoltre, che le disposizioni si applicano anche alle organizzazioni interprofessionali relative ai prodotti, gruppi di prodotti e settori di cui all'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1308/2013 come: cereali, riso, zucchero, sementi, olio di oliva, prodotti ortofrutticoli, settore vitivinicolo, carni bovine e suine, tabacco, eccetera.

L'ABBATE GIUSEPPE Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali

24/07/2020