• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/DOC.VIII,N ...    premesso che:     l'approvazione della Proposta di Legge Costituzionale recante «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/Doc. VIII, n. 6/039presentato daFUSACCHIA Alessandrotesto diGiovedì 30 luglio 2020, seduta n. 383

   La Camera,
   premesso che:
    l'approvazione della Proposta di Legge Costituzionale recante «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», qualora confermata dal Referendum Costituzionale previsto per il prossimo autunno, comporterebbe un ampliamento delle circoscrizioni elettorali, sia in termini geografici che demografici e un aumento del carico di lavoro parlamentare su ciascun deputato. Ciò richiamerebbe pertanto alla necessità di mantenere e migliorare la qualità dell'attività legislativa e parlamentare;
    la riduzione del numero dei parlamentari produrrebbe dunque l'esigenza di rafforzare gli uffici di collaborazione dei deputati, all'interno dei quali i collaboratori parlamentari, oltre ad agire a supporto dell'attività legislativa, operano come imprescindibile elemento di raccordo con i cittadini sul territorio, costituendo pertanto il tramite attraverso il quale si esercitano la rappresentanza e l'ascolto degli elettori;
    nella maggioranza dei Paesi europei, nonché nel caso del Parlamento Europeo, la figura del collaboratore parlamentare è stata riconosciuta attraverso una definizione chiara e una disciplina puntuale e trasparente della materia, nella quale sono esplicitate le diverse configurazioni del rapporto di lavoro, i vari tipi contrattuali, i tetti salariali e il numero massimo di collaboratori e tirocinanti per parlamentare, il responsabile dell'erogazione della retribuzione nonché dei contributi fiscali e previdenziali, eventuali requisiti e incompatibilità, oltre alle modalità di svolgimento e di risoluzione del rapporto di lavoro;
    l'attuale disciplina italiana del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori manca di una regolamentazione rigorosa, lasciando ampia discrezionalità alla contrattazione fra le parti, con il rischio, ampiamente rilevato dai media nonché da diversi rapporti, di produrre distorsioni e irregolarità nel rapporto di lavoro, risultando in un quadro disomogeneo e ampiamente inadeguato sia nelle tutele che nella retribuzione;
    la presenza di sacche di irregolarità lesive dei diritti della persona e del lavoratore e l'attuale scarsa trasparenza sul trattamento contrattuale dei collaboratori sono particolarmente inopportuni, specie in una sede istituzionale quale la Camera dei deputati;
    il taglio dei costi legati all'eventuale riduzione dei parlamentari, stimato in 53 milioni di euro l'anno, aprirebbe dunque un'opportunità per riformare l'ordinamento degli uffici di collaborazione dei deputati e il regime delle collaborazioni parlamentari, con l'obiettivo di porre freno agli abusi contrattuali, professionalizzare il ruolo dei collaboratori parlamentari e investire nella qualità della nostra democrazia, ciò a beneficio dei cittadini, del rafforzamento della centralità del Parlamento e della funzione del parlamentare,

invita, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori

a valutare l'opportunità di disciplinare il rapporto di lavoro fra deputato e collaboratore, prevedendo risorse aggiuntive rispetto a quelle oggi già stanziate, sulla base di un assetto normativo che preveda che: a) il rapporto di lavoro intercorra direttamente tra deputato e collaboratore e sia caratterizzato da natura fiduciaria; b) gli oneri per la retribuzione siano assunti a carico del bilancio della Camera, che svolgerebbe anche le attività di sostituto d'imposta; c) siano individuati uno o più schemi contrattuali standard, a tempo pieno o a tempo parziale, sulla cui base definire i rapporti tra le parti.
9/Doc. VIII, n. 6/39. (Testo modificato nel corso della seduta).  Fusacchia, Gribaudo, Fioramonti, Lattanzio, Mollicone, Muroni, Nitti, Orfini, Pastorino, Quartapelle Procopio, Ungaro, Schirò, Magi, Palazzotto.