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Atto a cui si riferisce:
C.5/04468 (5-04468)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04468

  Signor Presidente, On.li Deputati, con il question time di oggi, l'Onorevole Berti, prendendo spunto dagli ultimi dati sugli sbarchi dei migranti in Italia, intende richiamare l'attenzione sull'accresciuto rischio di contaminazioni da Covid-19.
  Flussi di tale entità creano seri problemi per la sicurezza sanitaria nazionale, con inevitabili ricadute sulle comunità locali che ospitano i centri di accoglienza, anche per i tentativi dei migranti, soprattutto tunisini, di allontanarsi dalle strutture prima del termine del periodo di quarantena.
  Queste preoccupazioni hanno formato oggetto dell'incontro del 27 luglio scorso tra il Ministro dell'Interno italiano e il Presidente della Repubblica di Tunisia, da dove proviene la maggior parte dei migranti.
  In tale occasione è stata sollecitata, da parte italiana, una decisa azione della Tunisia per il controllo del territorio e delle frontiere, soprattutto marittime, anche per smantellare il traffico di migranti gestito dalla criminalità organizzata.
  A fronte dell'offerta di supporto italiana nella sorveglianza delle imbarcazioni dei trafficanti in partenza dalla costa africana, il Presidente tunisino ha assicurato che saranno intensificati i controlli alle frontiere marittime e ha confermato lo svolgimento regolare delle operazioni settimanali di rimpatrio dall'Italia, già ripresi dopo il periodo di lockdown.
  Più in generale, la gestione del fenomeno migratorio necessita un approccio globale che richieda, da un lato, un dialogo con i Paesi di transito e di provenienza dei migranti e, dall'altro, la ricerca di strategie condivise a livello europeo, sulle quali il Governo sta lavorando senza trascurare nessun aspetto.
  Dal punto di vista della tutela della salute pubblica, tutti gli stranieri sbarcati nel nostro Paese vengono sottoposti al momento dell'arrivo ai necessari accertamenti sanitari e alle misure di quarantena al fine di prevenire il rischio di contagio.
  Partendo dall'esperienza della regione Sicilia, dove sono stati effettuati sia test sierologici che i tamponi, si sta lavorando per assicurare analogo-trattamento a tutti gli stranieri sbarcati, in modo da garantire la massima sicurezza per le comunità.
  Si segnala, inoltre, che sono in corso le procedure per individuare delle navi da destinare all'applicazione della misura della quarantena.
  Inoltre, per neutralizzare i tentativi di fuga, sono stati rafforzati presso le strutture che ospitano i migranti, i presidi di vigilanza, garantiti attraverso l'impiego di militari dell'Esercito e di unità di rinforzo delle forze di polizia.
  Un ringraziamento particolare va a tutto il personale delle forze di polizia, della Guardia costiera e dell'esercito, che è impegnato in prima linea, senza sosta, in questa delicata fase di intensificazione dei flussi migratori.
  Si tratta di un impegno costante, svolto con la consueta professionalità, senso del dovere ed equilibrio.