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Atto a cui si riferisce:
C.4/04295 (4-04295)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 24 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 379
4-04295
presentata da
MULÈ Giorgio

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante ha chiesto di conoscere se questa amministrazione intende intervenire presso le autorità francesi per tutelare il «furto d'identità» e di riconoscimento delle origini italiane di Leonardo da Vinci.
  In occasione della mostra inaugurata il 24 ottobre 2019 al Louvre di Parigi, il nome di Leonardo da Vinci, sia nella titolazione della mostra che nelle relative pubblicazioni, è stato «distorto» secondo gli interroganti in Léonard de Vinci.
  Al riguardo, si rappresenta quanto segue.
  Nelle diverse tradizioni linguistiche è prassi declinare talvolta i nomi stranieri di grandi personaggi.
  Nel mondo anglosassone, ad esempio, è comune definire Raffaello Sanzio «Raphael», Tiziano «Titian» e altri, come del resto anche in Italia si fa riferimento usualmente a Giovanni Keplero anziché a Johannes Kepler, usualmente senza che ciò presupponga una distorsione delle loro origini culturali.
  Nel caso specifico, la forma Léonard de Vinci è storicizzata in Francia e nel progetto scientifico trasmesso dal Louvre sono emersi rispetto e fedeltà storica nel ripercorrere le vicende artistiche del genio di Vinci.
  Pertanto, l'uso in questione – seppur opinabile sotto un aspetto di stile e di fedeltà al nome originario dei protagonisti di ogni storia culturale nazionale – non potrebbe essere qualificato come «furto d'identità», in quanto non è tale da ingenerare equivoci o dubbi sulla personalità storica e sulla sua origine nazionale, tanto più, nel caso specifico, in ragione della conoscenza universale di Leonardo Da Vinci e della sua qualità paradigmatica, di genio italico. E, d'altra parte il principio dello scambio di opere culturali tra Paesi è un'occasione assai importante, tanto per la visibilità – considerato come un valore decisivo – che per l'opportunità di stringere e consolidare le attuali relazioni.
  
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo: Anna Laura Orrico.