• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00524 (7-00524) «Ilaria Fontana, Deiana, Braga, Fregolent, Muroni, Terzoni, Licatini, Elisa Tripodi, Daga, Varrica, Alberto Manca, Micillo, Di Lauro, Vianello, Federico, Maraia, D'Ippolito, Zolezzi,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00524presentato daFONTANA Ilariatesto diVenerdì 24 luglio 2020, seduta n. 379

   La VIII Commissione,

   premesso che:

    esistono ventiquattro parchi nazionali in Italia, per una superficie complessiva di oltre 1 milione e 600 mila ettari, preservati e tutelati dallo sviluppo antropico, al fine di garantirne l'integrità, la biodiversità e la conservazione nel lungo periodo;

    all'interno di tali aree, è presente la maggior parte degli habitat fondamentali per la vita delle cinquantaseimila specie di animali presenti in Italia e questo rende il nostro Paese quello con la maggiore varietà di specie viventi in Europa;

    i Parchi nazionali, che ad oggi ricoprono circa il cinque per cento del territorio, oltre ad essere rappresentativi delle peculiari ricchezze naturalistiche italiane, generano un fatturato diretto e indiretto superiore ai nove miliardi di euro annui, con ricadute economiche e sociali diffuse, garantendo altresì un livello di occupazione pari a ottantaseimila posti di lavoro nei settori del turismo, dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio;

    il rapporto su «L'economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette» evidenzia come il possibile «effetto parco» apprezzabile nella capacità di generare valore economico da parte delle imprese ivi localizzate va misurato non solo in termini meramente economici (e, quindi, attraverso i livelli e la dinamica del valore aggiunto pro capite) ma anche quanto a capacità di produrre beni comuni, fruibili dall'intera collettività, anche al di fuori dei parchi stessi;

    le aree protette, che possono quindi rappresentare un potenziale per uscire dalla situazione di crisi economica attuale, necessitano di una maggiore valorizzazione che può essere attuata attraverso il rafforzamento di programmi nazionali volti a sviluppare e a rendere più efficaci le iniziative e i progetti svolti dalle singole aree protette, consolidando le politiche di conservazione del patrimonio naturale italiano;

    con regio decreto-legge n. 1584 del 3 dicembre 1922 fu istituito il Parco nazionale Gran Paradiso e, due mesi dopo, l'11 gennaio 1923, con regio decreto-legge n. 257, fu istituito il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; i due parchi sono i primi parchi nazionali istituiti in Italia;

    il parco nazionale del Gran Paradiso si estende per una superficie complessiva di oltre 71 mila ettari, mentre il parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (di seguito P.n.a.l.m.) si sviluppa su un'area di circa 50 mila ettari ricadente nel territorio delle province dell'Aquila, Frosinone e Isernia. L'area del P.n.a.l.m. si estende, inoltre, sul territorio di ventisette comuni aventi complessivamente oltre trentamila abitanti;

    la storia del parco nazionale del Gran Paradiso comincia con i primi divieti di caccia nell'area del futuro parco già nel 1821 ed in seguito, tale zona, venne dichiarata riserva reale di Caccia, per poi essere messa a disposizione da Vittorio Emanuele III al fine di farne un parco nazionale;

    la storia del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise inizia il 21 ottobre 1921 con l'acquisizione dei primi ettari in affitto da parte della Federazione «Pro Montibus» dal comune di Opi, situato in una zona centrale dell'attuale parco, per poi giungere all'inaugurazione del parco il 9 settembre 1922 in attesa del riconoscimento ufficiale con apposito decreto del 1923;

    il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha inoltre una zona di protezione esterna, costituita da territori appartenenti ad altri tredici comuni, per un'estensione di circa 76 mila ettari, nella quale sono previsti divieti di caccia più restrittivi;

    l'articolo 8 della legge 23 marzo 2001, n. 93, ha provveduto a modificare l'originale denominazione di «parco nazionale d'Abruzzo» a quella odierna;

    all'interno del parco sono presenti le seguenti aree comprese nella rete Natura 2000, diversi siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale: la Zps IT7120132 «Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise», con estensione in ettari prossima infatti a quella del parco stesso; il Sic IT7110205 «Parco Nazionale d'Abruzzo», con estensione altrettanto prossima a quella del Parco, con circa 60 mila ettari; il Sic IT7212121 «Gruppo della Meta – Catena delle Mainarde», di circa 3.500 ettari; il Sic IT6050018 «Cime del Massiccio della Meta», di circa 2.500 ettari; ed il Sic IT6050020 «Val Canneto», di circa 1.000 ettari;

    all'interno del parco nazionale Gran Paradiso sono presenti, invece, diverse aree comprese nella rete Natura 2000 quali: Prascondù; Vallone Azaria-Barmaion-Torre Lavina; Vallone del Carro, Piani del Nivolet, Col Rosset; Ambienti calcarei d'alta quota della Valle di Rhêmes; Bosco del Parriod; Eaux Rousses, lago Djouan, Colle Entrelor; Valloni a sud de La Grivola; Bosco di Sylvenoire – Arpissonet; Vetta Gran Paradiso – Money e Torbiera alpina di Pra Suppiaz;

    il 24 maggio di ogni anno si festeggia la «Giornata Europea dei Parchi», per la quale è previsto, su più giorni, lo svolgimento di numerose attività quali escursioni, incontri, mostre ed altre attività ambientali;

    la legge 6 dicembre 1991, n. 394 (legge quadro sulle aree protette) delega, all'articolo 14, la comunità del parco a prevedere eventuali iniziative «atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività eventualmente residenti all'interno del parco e nei territori adiacenti» e, ai sensi dell'articolo 4, è previsto il programma triennale per le aree naturali protette, redatto dal comitato per le aree naturali protette;

    nel dicembre 2018 è stato siglato un accordo tra il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il parco nazionale del Gran Paradiso per l'organizzazione del centenario dei parchi italiani;

    nell'ottobre 2019 è stato nominato il professor Giovanni Cannata, quale nuovo presidente del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise;

    va considerata l'importanza di sviluppare ulteriori best practices e progetti pilota per la tutela della flora e della fauna, per lo sviluppo di nuove tecnologie finalizzate al controllo del territorio, comprese quelle relative al contrasto di condotte illecite in grado di compromettere le matrici naturali,

impegna il Governo:

   ad adottare le iniziative di competenza per l'istituzione di una Giornata nazionale dei parchi, al fine di valorizzare l'importanza che gli stessi rivestono dal punto di vista naturalistico, economico e sociale;

   ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per sostenere i progetti individuati dagli enti parco di cui in premessa, per celebrare il centenario della loro istituzione ufficiale.
(7-00524) «Ilaria Fontana, Deiana, Braga, Fregolent, Muroni, Terzoni, Licatini, Elisa Tripodi, Daga, Varrica, Alberto Manca, Micillo, Di Lauro, Vianello, Federico, Maraia, D'Ippolito, Zolezzi, Berardini».