• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04417 (5-04417)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04417presentato daGIANNONE Veronicatesto diMartedì 21 luglio 2020, seduta n. 376

   GIANNONE e APRILE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   per tutto il periodo di allarme epidemiologico, medici, infermieri e assistenti sanitari hanno lavorato senza tregua per far fronte alla tragedia che si è abbattuta sul nostro Paese e tanti di loro hanno perso la vita, stroncati dal COVID-19;

   negli ultimi giorni è apparsa, su molte testate nazionali, una notizia a dir poco sconcertante: si è infatti, appreso che i medici di base, gli infermieri, i farmacisti e tutti i sanitari libero professionisti che hanno contratto il coronavirus assistendo i loro pazienti non saranno indennizzati per i danni subiti, e, nel caso in cui gli stessi siano deceduti a causa del contagio, nessun indennizzo spetterà ai loro familiari;

   a differenza di quanto accade per il personale sanitario dipendente da struttura pubblica o privata, al quale l'Inail riconosce l'aver contratto il COVID-19 come infortunio sul lavoro, le predette categorie di lavoratori – lasciati far fronte alla grave pandemia senza alcuna protezione – non potranno godere di alcun indennizzo in quanto le assicurazioni private, con cui gli stessi hanno stipulato le polizze assicurative, hanno dichiarato di non riconoscere alcun diritto risarcitorio, ritenendo il contagio da coronavirus escluso dall'indennizzo;

   si sono glorificati per mesi medici, infermieri, assistenti sanitari; sono stati chiamati «eroi», «angeli». Ora si prende atto che ci sono «eroi» di serie A ed «eroi» di serie B; i primi con tutele per l'infortunio subito e i secondi vittime, senza diritti e senza indennizzi –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per porre rimedio a questa iniqua disparità di trattamento, assicurando così ai medici di base, agli infermieri, ai farmacisti e a tutti i sanitari liberi professionisti che hanno contratto il coronavirus assistendo i loro pazienti, il diritto ad un risarcimento.
(5-04417)