• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06401 (4-06401)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06401presentato daCAPARVI Virginiotesto diLunedì 20 luglio 2020, seduta n. 375

   CAPARVI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 16 luglio 2020, in tarda serata e senza alcun preavviso, presso il centro di accoglienza sito nel comune di Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia, sarebbero stati trasferiti circa venticinque immigrati precedentemente in carico alla prefettura di Agrigento;

   immediatamente già il giorno successivo il sindaco, con una lettera indirizzata alla prefettura di Perugia, esprimeva dissenso anche per le modalità e le tempistiche della comunicazione del suddetto trasferimento, avvenuto senza alcun preavviso e soprattutto senza il preventivo e legittimo parere dell'ente locale interessato;

   risulta inoltre che il sindaco di Gualdo Cattaneo, nonostante sia autorità locale di pubblica sicurezza, non sia stato informato dalla prefettura delle loro generalità, neanche successivamente alla collocazione degli immigrati nel proprio territorio;

   risulta, altresì, che al sindaco non sia stata trasmessa alcuna certificazione sanitaria che ne attestasse al loro arrivo la negatività al COVID-19 né comunicazione circa i protocolli di controllo e sicurezza adottati nella struttura individuata per la loro quarantena, un ex agriturismo gestito da una cooperativa sociale che aveva partecipato ad un apposito bando negli anni scorsi;

   difatti, già poco dopo il loro arrivo a Gualdo Cattaneo, si è appreso dalla stampa che dei venticinque immigrati, pare tutti di nazionalità tunisina, ventitrè sarebbero riusciti già a scappare violando la quarantena obbligatoria a cui dovevano essere sottoposti, riuscendo a far perdere le loro tracce;

   subito, anche per i gravissimi rischi sanitari e di sicurezza, è stata organizzata una task force per avviare le ricerche degli immigrati fuggiti dal prescritto isolamento, che sono andate avanti tutta la notte, poiché la zona è caratterizzata da numerose strade comunali e vicinali;

   si apprende dalla stampa che al momento solo due dei ventritrè immigrati sarebbero stati rintracciati, mentre degli altri non si ha ancora alcuna notizia;

   quanto sta accadendo a Gualdo Cattaneo è di assoluta gravità, secondo l'interrogante, non solo sotto il profilo della legittimità delle procedure adottate dalla prefettura ma ancora di più proprio sotto l'aspetto sanitario, in particolare per gli ingiustificati rischi a cui si stanno così esponendo i cittadini ai quali, essendo stato il comune oggetto anche di ordinanza restrittiva regionale riguardo all'emergenza epidemiologica COVID-19 in data 26 marzo 2020 con l'instaurazione della cosiddetta «zona rossa», sono stati richiesti invece in questi mesi enormi sacrifici e rinunce per il contenimento del contagio –:

   se il Ministro sia a conoscenza del gravissimo episodio riportato in premessa, quali siano i motivi del trasferimento a Gualdo Cattaneo dei ventitré immigrati, le procedure e le misure adottate dalla prefettura di Perugia, anche sotto il profilo sanitario oltre che della sicurezza, e in particolare le ragioni per le quali il sindaco non sia stato preventivamente interpellato circa la decisione assunta né informato, anche successivamente, circa le generalità degli immigrati, ed allo stesso non sia stata fornita alcuna certificazione sanitaria che ne attestasse al loro arrivo la negatività al COVID-19;

   quali misure intenda immediatamente adottare riguardo a quanto sta accadendo a Gualdo Cattaneo al fine di evitare di esporre la popolazione ad ulteriori ed ingiustificati rischi di contagio.
(4-06401)