• Testo MOZIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.1/00257 premesso che: la società Autostrade per l'Italia SpA gestisce 2.857 chilometri di rete autostradale in Italia sulla base della Convenzione unica sottoscritta in data 12 ottobre 2007 con...



Atto Senato

Mozione 1-00257 presentata da MATTEO SALVINI
giovedì 16 luglio 2020, seduta n.241

SALVINI Matteo, BRUZZONE, PUCCIARELLI, RIPAMONTI, ROMEO, CAMPARI, PERGREFFI, RUFA, CORTI, ALESSANDRINI, ARRIGONI, AUGUSSORI, BAGNAI, BARBARO, BERGESIO, BORGHESI, BORGONZONI, BOSSI Simone, BRIZIARELLI, CALDEROLI, CANDIANI, CANDURA, CANTU', CASOLATI, CENTINAIO, DE VECCHIS, FAGGI, FERRERO, FREGOLENT, FUSCO, GRASSI, IWOBI, LUCIDI, LUNESU, MARIN, MARTI, MONTANI, NISINI, OSTELLARI, PAZZAGLINI, PELLEGRINI Emanuele, PEPE, PIANASSO, PILLON, PIROVANO, PISANI Pietro, PITTONI, PIZZOL, RICCARDI, RIVOLTA, SAPONARA, SAVIANE, SBRANA, SIRI, STEFANI, TESTOR, TOSATO, URRARO, VALLARDI, VESCOVI, ZULIANI - Il Senato,

premesso che:

la società Autostrade per l'Italia SpA gestisce 2.857 chilometri di rete autostradale in Italia sulla base della Convenzione unica sottoscritta in data 12 ottobre 2007 con l'allora ente concedente ANAS SpA (ruolo oggi attribuito al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti);

nella rete autostradale gestita da Autostrade per l'Italia SpA rientra il tratto autostradale della A10 Genova - Savona, su cui insiste il viadotto "Polcevera" (anche noto come ponte "Morandi"), crollato il 14 agosto 2018, con la conseguente morte di 43 persone;

il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella sua qualità di autorità amministrativa concedente, ha avviato un procedimento volto ad accertare eventuali inadempimenti del concessionario Autostrade per l'Italia SpA agli obblighi scaturenti dal rapporto concessorio in essere; contestualmente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova ha avviato le indagini volte ad individuare eventuali profili di responsabilità penale connessi al crollo del ponte ed ai decessi da esso cagionati;

la Convenzione unica del 2007 disciplina, inter alia, l'accertamento di gravi inadempimenti del concessionario, la decadenza della concessione e le ipotesi di recesso, revoca e risoluzione della convenzione;

il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con il decreto n. 386 del 2018, ha nominato una Commissione ispettiva, la quale ha elaborato una relazione tecnica, sulla base della quale il Ministero ha prospettato alla società concessionaria la risoluzione della Convenzione per grave inadempimento agli obblighi assunti, in relazione a quanto peraltro previsto dalle citate disposizioni della Convenzione unica del 2007;

il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con il decreto n. 119 del 2019, ha altresì istituito un gruppo di lavoro chiamato a verificare le possibili implicazioni giuridiche delle condotte o delle omissioni della società Autostrade per l'Italia SpA, con riferimento al perimento del viadotto "Polcevera"; tale gruppo ha concluso i suoi lavori con l'approvazione della relazione in data 28 giugno 2019;

l'articolo 35, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, dispone il subentro di ANAS SpA nella gestione di strade o autostrade in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione delle relative concessioni, nelle more dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a nuovo concessionario;

nel corso della seduta n. 56, tenutasi nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2020, il Consiglio dei ministri ha deliberato di definire la controversia con Autostrade per l'Italia SpA accettando le proposte transattive presentate da quest'ultima; tali proposte prevedono in sintesi:

un nuovo assetto societario della stessa Autostrade per l'Italia SpA, con l'immediato passaggio del controllo di essa ad un soggetto a partecipazione statale individuato in Cassa depositi e prestiti (CDP), nonché l'uscita di Autostrade per l'Italia dal perimetro dell'attuale controllante (Atlantia) e la sua contestuale quotazione in Borsa;

la realizzazione di investimenti compensativi da parte di Autostrade per l'Italia per 3,4 miliardi di euro, la riscrittura della Convenzione unica, il rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario, l'adeguamento alla disciplina tariffaria introdotta dall'Autorità di regolazione dei trasporti e l'inasprimento delle sanzioni per violazioni da parte del concessionario;

considerato che:

a quasi due danni dal crollo del ponte "Morandi", non si è giunti ad alcuna decisione in ordine alla revoca o mantenimento in essere della concessione autostradale in capo alla società Autostrade per l'Italia SpA;

in meno di due anni si è provveduto alla costruzione del nuovo viadotto, che sarà inaugurato nelle prossime settimane, grazie allo speciale regime normativo previsto dal decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109;

la perdurante situazione di stallo tra Governo e la società Autostrade per l'Italia SpA ha portato al blocco di tutti gli investimenti privati sulla rete autostradale in concessione per 14,5 miliardi di euro, nonché ad una totale paralisi della viabilità ligure: da molte settimane, infatti, l'Autostrada dei Fiori (A10) e l'Autostrada dei Trafori (A26) sono interessate da ispezioni e lavori di manutenzione dei viadotti e delle gallerie, il perdurare dei quali è causa di code e rallentamenti su tutta la rete viaria ligure, con pesanti disagi per i cittadini e imprese e perdite per oltre 1 miliardo di euro al mese per il sistema logistico nazionale;

i disagi sulla viabilità della Liguria si sono riverberati sul volume dei traffici del porto di Genova e Savona, con un crollo pari a circa il 30 per cento negli ultimi due mesi,

impegna il Governo:

1) ad attivarsi affinché la società Autostrade per l'Italia SpA realizzi idonei investimenti sulla rete autostradale in concessione a seguito del crollo del ponte "Morandi", e realizzi in particolare gli interventi infrastrutturali richiesti dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova per il territorio e il sistema portuale liguri;

2) a garantire l'effettiva realizzazione degli investimenti compensativi da parte di Autostrade per l'Italia SpA in tempi certi, quale precondizione essenziale alla conclusione dell'accordo transattivo citato in premessa;

3) ad addivenire ad una risoluzione della controversia insorta con Autostrade per l'Italia SpA priva di oneri per lo Stato;

4) a provvedere alla tutela di tutti i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti, siano essi gli azionisti, i creditori, i fornitori e i 6.923 dipendenti di Autostrade per l'Italia SpA, nonché al pagamento di indennizzi dovuti alle imprese a compensazione dei danni economici eventualmente patiti;

5) a provvedere, nel caso di assunzione del controllo di Autostrade per l'Italia SpA da parte di Cassa depositi e prestiti, alla tutela degli investitori istituzionali e di tutti i soggetti il cui risparmio gestito costituisce la maggiore fonte di finanziamento di CDP;

6) a riformare la normativa vigente in materia di concessioni autostradali, nei termini di semplificazione e chiarezza normativa, prendendo a riferimento, per quanto compatibili, le best practice riferibili ad altri regimi concessori.

(1-00257)