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Atto a cui si riferisce:
S.4/02637 GIANNUZZI, PRESUTTO, LANNUTTI, LEONE, LICHERI, CORRADO, GALLICCHIO, DONNO, ANGRISANI, CROATTI, CAMPAGNA, CASTELLONE, GAUDIANO, DE LUCIA, ROMANO - Ai Ministri dell'interno e della salute. -...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 069
all'Interrogazione 4-02637

Risposta. - Gli alloggi popolari del rione De Gasperi, situato a Napoli nel quartiere Ponticelli, sono composti da 656 unità abitative destinate alle famiglie sfollate del secondo dopoguerra. Il trascorrere del tempo e la mancanza di manutenzione hanno provocato un deterioramento delle strutture che ha reso inagibile gran parte degli immobili, determinando il forte stato di abbandono e degrado in cui versa oggi l'intero complesso abitativo.

Nell'ambito dei necessari interventi di risanamento, l'amministrazione comunale aveva approvato a suo tempo, con un provvedimento della Giunta comunale risalente al 6 novembre 1997, uno specifico programma di recupero urbano, cosiddetto PRU di Ponticelli. L'intervento prevedeva la sostituzione dei fabbricati del rione De Gasperi, previo trasferimento dei nuclei familiari ivi residenti in nuovi alloggi.

Nel 2004, con un protocollo d'intesa, sottoscritto da Regione Campania, Comune e istituto autonomo case popolari di Napoli (IACP), si sono poste le basi per la costruzione di nuovi alloggi in via Attila Sallustro, da destinare ai residenti del rione De Gasperi e prevedendo, in un secondo tempo, l'abbattimento dell'intero complesso abitativo.

In attuazione del PRU si sono resi quindi disponibili 158 alloggi di edilizia residenziale pubblica e, con delibera della Giunta comunale del 16 gennaio 2015, sono stati dettati gli indirizzi finalizzati al reinsediamento dei nuclei familiari interessati. Il servizio "politiche per la casa" del Comune di Napoli, in esecuzione del provvedimento, ha eseguito gli adempimenti di competenza e i nuclei familiari aventi diritto sono stati traslocati nelle nuove unità abitative ad eccezione di circa 150 famiglie che non presentavano i requisiti necessari per l'assegnazione dell'abitazione. Queste ultime sono state pertanto alloggiate in appartamenti individuati sempre all'interno dei rione De Gasperi mentre gli alloggi che nel frattempo sono rimasti disabitati sono divenuti oggetto di occupazione.

La mirata e sistematica attività di controllo svolto dalle forze dell'ordine sull'are, ha consentito l'identificazione degli occupanti e il loro deferimento all'autorità giudiziaria per occupazione abusiva, danneggiamento e furto.

Per quanto concerne le nuove abitazioni del comparto "N" di via Attila Sallustro, il Comune ha assegnato solo una parte delle stesse che, nelle more, sono divenute anch'esse oggetto di diversi tentativi di occupazione, prontamente bloccati dal personale del commissariato di pubblica sicurezza di zona, con il conseguente deferimento dei responsabili all'autorità giudiziaria competente.

La medesima situazione di degrado sociale e urbanistico è presente anche nel quartiere di San Giovanni a Teduccio e nel comune di Casalnuovo di Napoli, dove si trovano gli alloggi "della 219", il cui nome deriva dalla legge n. 219 del 1981 in materia di interventi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Irpinia. A San Giovanni a Teduccio, in particolare, è presente un complesso di edilizia popolare di proprietà comunale, situato nella "taverna del ferro", composto da due grandi edifici a blocco, che si caratterizza per una situazione generalizzata di precarietà e degrado. Nel 2019 il Comune di Napoli ha approvato un progetto definitivo di lavori per la sua riqualificazione, effettuando un primo stanziamento di fondi per interventi urgenti.

Nello stesso anno la Giunta comunale di Casalnuovo di Napoli ha approvato un piano di dismissione che ha riguardato 316 alloggi "della 219".

Con specifico riferimento al fenomeno dello spaccio, si assicura che le forze di polizia compiono un monitoraggio costante del territorio e pongono in essere azioni mirate attraverso le quali vengono effettuati numerosissimi arresti di spacciatori e continui sequestri di sostanze stupefacenti.

SIBILIA CARLO Sottosegretario di Stato per l'interno

22/06/2020