• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04363 (5-04363)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04363presentato daBIGNAMI Galeazzotesto diMercoledì 15 luglio 2020, seduta n. 372

   BIGNAMI e OSNATO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 giugno 2020 ha sancito il differimento dal 30 giugno al 20 luglio 2020 del termine per i versamenti dei saldi 2019 ai fini Irpef e Ires da parte dei contribuenti soggetti agli Isa e dalle partite Iva in regime forfetario;

   tale differimento sembrava anticipare una successiva proroga al 30 settembre 2020 di tali scadenze, da definirsi all'interno del cosiddetto «Decreto rilancio». La proroga infatti era auspicata da tutti i professionisti e gli autonomi in quanto, già nel 2019, la medesima era stata concessa per le problematiche procedurali connesse agli Isa;

   appare, infatti, particolarmente illogico che tale proroga non sia ancora stata concessa nel 2020, a seguito di oltre due mesi di lockdown e date le numerose problematiche tecniche che si sono inevitabilmente avute dopo settimane di fermo delle attività pressoché totale;

   a questo punto, per porre rimedio a tale «dimenticanza», il cosiddetto decreto-legge «semplificazioni» resterebbe la via più immediata, volta a rinviare le suddette scadenze. Passata infatti la scadenza del 20 luglio, una norma al decreto-legge semplificazioni potrebbe prevedere che tutti i versamenti tardivi potranno essere effettuati fino al 30 settembre 2020 senza applicazione di sanzioni;

   sarebbe un atto doveroso a parere dell'interrogante, per non lasciare nell'incertezza i tanti professionisti commercialisti, e i loro clienti, in attesa di risposte dopo mesi di grande difficoltà;

   peraltro, l'8 luglio 2020 l'Agenzia delle entrate ha pubblicato la circolare «Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all'anno di imposta 2019», in un momento in cui molte scadenze sono già trascorse o si stanno avvicinando: anche per tale motivo appare ancor più auspicabile che si proceda a una proroga chiara e definita con norma di legge –:

   se si intenda porre rimedio alle criticità di cui in premessa adottando iniziative normative per introdurre una norma specifica nel prossimo provvedimento utile al fine di prevedere che i versamenti tardivi, fino al 30 settembre 2020, non siano soggetti a sanzioni.
(5-04363)