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Atto a cui si riferisce:
C.5/04324 (5-04324)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04324

  Gli onorevoli interroganti chiedono al Ministro del lavoro quali atti intenda porre in essere ai fini della concreta attuazione di quanto disposto dal decreto n. 4 del 2019 sull'anticipo del TFS a favore dei dipendenti pubblici.
  Premetto che la possibilità dell'anticipo del TFS è prevista dall'articolo 23 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, che ha disciplinato il suddetto anticipo per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche, nonché per il personale degli enti pubblici di ricerca, cui è liquidata la pensione «quota 100».
  In particolare, la disposizione ha previsto che i predetti soggetti possono presentare richiesta di finanziamento di una somma pari all'importo, dell'indennità di fine servizio maturata, alle banche o agli intermediari finanziari che aderiscono a un apposito accordo quadro da stipulare, tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione e l'Associazione bancaria italiana, sentito l'INPS.
  La norma in parola, ha previsto altresì che le modalità di attuazione e gli ulteriori criteri, condizioni e adempimenti, anche in termini di trasparenza, per l'accesso al finanziamento, sono disciplinati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per la pubblica amministrazione, sentiti l'INPS, il Garante per la protezione dei dati personali e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
  Il Ministero che rappresento ha sin da subito attenzionato la questione, partecipando ai tavoli tecnici indetti dal Dipartimento della Funzione pubblica per la predisposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e dell'Accordo Quadro, e riscontrando prontamente ogni richiesta di osservazioni.
  Come evidenziato dagli interroganti, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è stato emanato il 22 aprile scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2020.
  Quanto all'Accordo Quadro il Ministero del lavoro ha reso, in data 16 giugno 2020, il formale assenso al prosieguo dell’iter del provvedimento. In data 1o luglio 2020 il Ministro per la pubblica amministrazione ha reso noto di aver trasmesso al Garante per la protezione dei dati personale e al Garante per la concorrenza ed il mercato la bozza di Accordo Quadro condivisa con le Amministrazioni interessate.
  Al riguardo assicuro il massimo impegno del Ministero che rappresento nella definizione celere dell’iter procedurale di emanazione dell'Accordo Quadro, che sarà definita all'esito delle valutazioni che riterranno di fare le Autorità alle quali è stato trasmesso lo schema di accordo.
  In tal senso garantisco che verrà svolto un assiduo monitoraggio e controllo in merito alla questione posta dagli onorevoli interroganti.