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Atto a cui si riferisce:
S.4/02860 IWOBI, LUCIDI, VESCOVI - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. - Premesso che: con decreto del presidente della Repubblica 21 marzo 2018, l'Algeria ha...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 065
all'Interrogazione 4-02860

Risposta. - Con un decreto presidenziale del 20 marzo 2018, l'Algeria ha proclamato la propria zona economica esclusiva (ZEE) senza un preliminare accordo con gli Stati frontisti e confinanti, tra cui l'Italia, e pertanto in contrasto con quanto previsto dalla Convenzione ONU sul diritto del mare. La ZEE algerina è ampiamente sovrapposta con la zona di protezione ecologica (ZPE) istituita dall'Italia nel 2011 e con l'analoga zona economica esclusiva istituita dalla Spagna nell'aprile 2013, e lambisce per oltre 70 miglia le acque territoriali italiane, a sudovest della Sardegna. Essa include inoltre porzioni di mare di esclusivo interesse italiano su cui il nostro Paese non ha ancora istituito una propria ZEE o ZPE o proclamato altri diritti di sovranità.

L'Italia ha da subito formalmente e fermamente contestato la decisione algerina sia a livello bilaterale sia presso le Nazioni Unite, prospettando al contempo l'avvio di negoziati bilaterali in linea con quanto previsto dalla citata convenzione ONU. Nel giugno 2019, in risposta a un'apertura al dialogo da parte algerina, l'Italia ha proposto la costituzione di una commissione congiunta.

Proprio nell'ottica dell'avvio di un negoziato con l'Algeria, la Farnesina, su impulso del sottosegretario Di Stefano, ha coordinato l'azione di Governo, interessando sin da subito tutte le amministrazioni competenti. Lo scorso ottobre, sulla base degli input ricevuti, è stato convocato un tavolo interministeriale, cui ha partecipato anche la Marina militare. In collaborazione con l'istituto idrografico della Marina è stato concluso lo studio preliminare per la definizione dei metodi di calcolo e l'identificazione delle coordinate geografiche della delimitazione tra le aree marittime di interesse dei due Paesi. Sin dal suo insediamento, la questione è stata al centro dei contatti del ministro Di Maio e del sottosegretario con le controparti algerine, tra cui l'incontro con il Ministro degli esteri Boukadoum a margine dei MED dialogues di dicembre, ottenendo la rassicurazione che non c'è alcuna volontà di ledere gli interessi italiani. In occasione della visita del ministro Di Maio ad Algeri 1'8 e 9 gennaio 2020, lo stesso Boukadoum ha ribadito massima apertura al negoziato con il nostro Paese per una rapida soluzione che soddisfi entrambe le parti.

Alla luce della progressiva stabilizzazione del quadro politico interno algerino, dopo l'elezione del nuovo Capo dello Stato e la nomina del nuovo Esecutivo, si sta ora concretizzando la costituzione della commissione negoziale per la delimitazione delle rispettive aree marittime di interesse esclusivo. In occasione della sua missione ad Algeri l'1-3 marzo 2020, il sottosegretario Di Stefano ne ha definito con la controparte i termini, ma lo scoppio dell'emergenza sanitaria reso di fatto impossibile l'avvio dei lavori che saranno tuttavia ripresi al più presto.

L'Algeria e l'Italia hanno una consolidata e antica amicizia e in questo contesto si intende negoziare con rispetto reciproco, ma con determinazione.

Il 20 dicembre 2019 è stata depositata qui alla Camera dalla deputata Di Stasio la proposta di legge per fornire una migliore cornice per il negoziato, prevedendo la possibilità dell'istituzione di una ZEE sulla base di un decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri. Tale proposta di legge è in via di calendarizzazione.

Con riferimento, più in generale, alla tutela di zone marittime di elevato interesse del nostro Paese, si ritiene importante che l'Italia possa disporre di uno strumento normativo adeguato per l'istituzione di una zona economia esclusiva. Uno strumento che sia al contempo flessibile e pienamente conforme al diritto internazionale del mare, anche per quanto riguarda la cooperazione con gli Stati vicini. Il Governo è pronto a lavorare con il Parlamento su questo argomento, al fine di fornire una migliore cornice anche per il negoziato con l'Algeria.

DI STEFANO MANLIO Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale

22/05/2020