• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02500-AR/0 ...    premesso che:     il provvedimento all'esame dell'Aula reca una serie di disposizioni volte ad aiutare le famiglie e le imprese che si trovano in difficoltà a causa della...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02500-AR/069presentato daSIANI Paolotesto presentato Mercoledì 8 luglio 2020 modificato Giovedì 9 luglio 2020, seduta n. 369

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento all'esame dell'Aula reca una serie di disposizioni volte ad aiutare le famiglie e le imprese che si trovano in difficoltà a causa della pandemia da COVID-19 in corso nel nostro Paese per la quale è stato dichiarato anche lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020;
    questa emergenza ha cambiato rapidamente le abitudini e le prassi organizzative delle famiglie italiane rompendo il fragile equilibrio tra responsabilità lavorative e famigliari e accentuando le disuguaglianze tra genitori che sono temporaneamente esentati dal lavoro, genitori che si trovano a dover lavorare da casa, in presenza dei figli, e genitori costretti a continuare la propria attività lavorativa fuori casa;
    è necessario pensare a un intervento straordinario per l'infanzia e l'adolescenza per contrastare gli effetti dell'epidemia da COVID-19 e per sostenere la crescita educativa, sociale, relazionale e familiare dei minori volta a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall'epidemia di COVID-19 in questa fase di ritorno ad una vita il più possibile «normale» sempre in un'ottica di tutela della salute e di convivenza con il COVID-19 è necessario ripartire anche dai servizi per l'infanzia, in particolare per i bambini della fascia zero-tre anni e riequilibrare tali servizi su tutto il territorio nazionale come dice il decreto legislativo n. 75 del 2017 «Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107» all'articolo 4, lettera a) fa proprio a livello nazionale l'obiettivo di Lisbona, cioè l'accessibilità dei servizi educativi per l'infanzia, anche attraverso un loro riequilibrio territoriale, con l'obiettivo tendenziale di raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni di età a livello nazionale,

impegna il Governo:

   a) a valutare l'opportunità di istituire un Piano straordinario nazionale per l'infanzia e l'adolescenza contro gli effetti dell'epidemia da COVID-19 al fine di sostenere la crescita educativa, sociale, relazionale e familiare dei minori volta a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall'epidemia di COVID-19, in un'ottica di equilibrio tra il dovere di contenere il rischio di un nuovo aumento di casi COVID-19 e il diritto dei bambini e delle bambine, dei ragazzi c delle ragazze a ritornare a una vita il più possibile normale, già prima della riapertura delle scuole e qualora queste dovessero essere richiuse per una recrudescenza dell'epidemia attraverso specifici accordi tra amministrazioni locali e organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore presenti sul territorio nonché attraverso l'istituzione di un fondo ad hoc emergenziale per l'adozione di misure di socializzazione di integrazione a favore dell'infanzia e dell'adolescenza contro gli effetti provocati dall'epidemia da COVID-19;
   b) al fine di favorire la socializzazione, l'integrazione, il recupero scolastico, il contrasto alla povertà educativa, il sostegno alle famiglie, ai bambini e alle bambine nonché agli adolescenti, in linea con le misure di prevenzione della diffusione del virus COVID-19 di cui alla normativa vigente in materia, a predisporre ogni misura atta ad individuare, in accordo con gli enti locali e con il supporto delle associazioni, degli enti del terzo settore presenti sul territorio, oltre agli ambienti scolastici, spazi educativi, come parchi, musei, biblioteche, oratori, circoli ricreativi e altri luoghi che possono essere messi a disposizione da enti e istituzioni pubbliche e private, sia al mattino che nel pomeriggio, per poter svolgere in piena sicurezza le attività dedicate a questa fascia della popolazione;
   c) a valutare l'opportunità di predisporre misure specifiche volte al l'organizzazione di specifici corsi di approfondimento e di recupero della dispersione scolastica accumulata nel periodo dello stato di emergenza;
   d) a valutare l'opportunità di potenziare i servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione ludico educativa e destinati alle attività di minori di età compresa fra 0 e i 18 anni nonché a garantire la continuità dei servizi destinati alle categorie più fragili con particolare riferimento ai servizi destinati ai bambini vittime di violenza e a coloro che sono affetti da disabilità fisica e psichica;
   e) a valutare l'opportunità di predisporre misure normative ed economiche per implementare programmi di sostegno per i primi mille giorni di vita dei bambini;
   f) nel rispetto dell'obiettivo prioritario indicato dal decreto legislativo n. 75 del 2017 e nel rispetto di una rapida ripartizione delle risorse del Fondo di cui all'articolo 12 del medesimo decreto, anche in ragione delle risorse aggiuntive previste dall'articolo 233 del presente decreto, a valutare un progressivo riequilibrio territoriale della presenza di asili nido all'interno del Sistema integrato di educazione e di istruzione con l'obiettivo tendenziale di raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni di età a livello nazionale sull'intero territorio nazionale.
9/2500-AR/69. Siani, De Giorgi, Carnevali, Rizzo Nervo, Pini, Schirò, Lattanzio.