• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00511 (7-00511) «Marino, Grippa, Scagliusi, Barbuto, Luciano Cantone, Chiazzese, Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00511presentato daMARINO Bernardotesto diMercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   La IX Commissione,

   premesso che:

    le disposizioni assunte dal Governo per fronteggiare la pandemia da COVID-19 hanno portato alla luce problematiche che persistono già da tempo su tutto il territorio nazionale. Tra le varie misure adottate si ricorda la sospensione: degli esami per il conseguimento/revisione della patente di guida di tutte le categorie (teoria e pratica) in sede e fuori sede; degli esami per il conseguimento/revisione della carta di qualificazione del conducente (Cqc); degli esami per il conseguimento del Cap e del Cfp Adr e degli esami per il conseguimento della patente nautica (teoria e pratica) in sede e fuori sede;

    il combinato disposto dei vari decreti succedutesi in queste ultime settimane, mettono il settore delle autoscuole in una sorta di limbo, in quanto, a causa del codice Ateco 85 non indicato tra le attività soggette a chiusura, le autoscuole potrebbero operare, ma al contempo, avendo il Governo stabilito il blocco delle attività didattiche e la sospensione degli esami di conseguimento per tutte le categorie di patenti sono di fatto chiuse;

    il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020, all'articolo 1, comma 1, lettera v), ha disposto la sospensione degli esami di idoneità di cui all'articolo 121 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, da espletarsi presso gli uffici periferici della motorizzazione civile; con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d'esame in ragione della sospensione, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del codice della strada;

    tale ultima proroga si potrebbe tradurre in future, lunghissime, code per sostenere gli esami. D'altro canto, la ripresa degli esami comporterebbe una non facile gestione delle disposizioni in materia sanitaria attualmente vigenti;

    molte delle attività svolte dalle autoscuole, in particolare quelle relative ai corsi di recupero punti e i corsi di aggiornamento per i conducenti professionali, oltre ad essere fondamentali, per poter svolgere l'attività di autotrasportatore vengono certificate alla struttura erogante senza la necessità di un esame;

    a partire dal 20 maggio 2020, di fatti, stanno emergendo una serie di problematiche legate alla operatività degli uffici del personale della Motorizzazione, in particolare in merito agli esami di conseguimento della patente di guida;

    la garanzia del mantenimento delle distanze sociali tra gli esaminandi durante lo svolgimento delle prove scritte negli uffici delle Motorizzazioni civili costituisce un problema di non facile soluzione; a questo, si aggiunge il problema relativo al trasporto dei candidati dalle aree più periferiche;

    spesso, in alcune zone, le autoscuole locali organizzano il trasporto degli esaminandi, ma in tale situazione di emergenza COVID-19, esso potrebbe rivelarsi difficilmente attuabile, sia per il contingentamento dei posti nei veicoli che causerebbe file incessanti, sia nel caso di utilizzo di un solo veicolo, che aumenterebbe il rischio di contagio;

    dalla risposta all'atto di sindacato ispettivo n. 5-03961 presentato in Commissione Trasporti in data 13 maggio 2020, concernente la riapertura delle attività delle autoscuole, si è appreso che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sta verificando con il comitato tecnico-scientifico la possibilità, in vista dei nuovi parametri che disciplineranno la ripresa delle attività a partire dal 18 maggio 2020, di introdurre misure specifiche per le autoscuole;

    le attività di esame sono ferme da circa 3 mesi e, nel frattempo, si sono accumulate richieste di circa 300.000 esami difficili da smaltire con la dotazione di personale della Motorizzazione, già carente, e applicando le norme igieniche previste dalle linee guida predisposte dal Ministero della salute e nel contempo rispettando le normali procedure di esame;

    simile problema riguarda anche la proroga delle revisioni; difatti, il comma 4 dell'articolo 92 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, autorizza fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, ovvero alle attività di revisione di cui all'articolo 80 del medesimo decreto legislativo;

    da ciò consegue che tutti i veicoli che avrebbero dovuto effettuare la revisione entro il 31 luglio 2020 potranno rimandare la verifica al 31 ottobre 2020. Nello stesso tempo ciò con ogni probabilità comporterà un sovra-flusso di richieste di revisioni almeno cinque volte superiore alla capacità massima dei centri autorizzati che allo stato attuale è stimata intorno a 1,3 milioni di collaudi al mese;

    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con l'adozione della circolare 7 agosto 2008 prot. 39544/23, ha indicato i requisiti che le autoscuole devono possedere per poter espletare esami informatizzati nelle proprie sedi: la capillarizzazione del servizio rappresenterebbe una soluzione ottimale sia per gli utenti, che vedrebbero ridotto il rischio di contagio, sia per gli uffici delle Mtc che vedrebbero ridotti notevolmente code e costi di gestione; dal 2008 e fino allo scorso mese di gennaio 2020, questo sistema d'esame è stato utilizzato all'isola d'Elba dove ha prodotto ottimi risultati. Oggi, in via eccezionale, il territorio nazionale potrebbe diventare un laboratorio privilegiato per arrivare alla soluzione del problema. In alternativa, potrebbe essere consentito lo svolgimento degli esami nelle sedi istituzionali degli enti territoriali che hanno già manifestato piena disponibilità alla cessione dei locali per dare seguito allo svolgimento degli esami;

    inoltre, in prossimità della scadenza del 31 ottobre 2020 si potrebbe verificare un'alta concentrazione delle operazioni di revisione per 5-6 milioni di veicoli circa, con una mole di lavoro che sarà assai difficile da gestire per i centri di controllo e per l'intero sistema ai diversi livelli. In tal senso, ulteriori e significativi disagi potrebbero verificarsi per i cittadini, considerato che la revisione è un adempimento obbligatorio ed essenziale per la sicurezza stradale e richiede i necessari tempi tecnici;

    con il regolamento (UE) 2020/698, è stata prevista una proroga dei termini previsti dalla direttiva della direttiva 2014/45/UE, relativi ai controlli tecnici per un periodo di sette mesi,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di bandire concorsi per assumere esaminatori e tecnici del settore, nonché prevedere la possibilità, per coloro che sono stati assunti, di occuparsi dello svolgimento degli esami di abilitazione;

   ad adottare, per quanto di competenza, iniziative idonee a consentire una diffusa ripresa degli esami, prevedendo per il periodo di emergenza COVID-19, la possibilità, per le autoscuole ubicate a più di 50 chilometri dagli uffici delle Motorizzazione, di dar seguito a quanto previsto dalla circolare del Mit 7 agosto 2008 prot. 39544/23 o di consentire lo svolgimento degli esami nelle sedi istituzionali degli enti territoriali che manifestano piena disponibilità alla cessione dei locali per lo svolgimento degli esami;

   a valutare l'opportunità, esclusivamente per l'esame teorico, considerata l'esiguità del numero degli esaminatori di scuola guida, di adottare iniziative per ovviare a tale figura, sostenendola con un funzionario della pubblica amministrazione;

   ad adottare iniziative opportune per concordare una soluzione più graduale delle proroghe in scadenza delle revisioni e per favorire, quanto prima, una progressiva ripresa di tali operazioni, nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza, al fine di evitare sia la gestione di un numero di pratiche insostenibile in un prossimo futuro, sia il ricorso all'applicazione di quanto previsto dai paragrafi 1 e 2 dell'articolo 5 del regolamento (UE) 2020/698, in materia di proroga dei termini previsti dalla direttiva 2014/45/UE.
(7-00511) «Marino, Grippa, Scagliusi, Barbuto, Luciano Cantone, Chiazzese, Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini».