• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04317 (5-04317)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04317presentato daSACCANI JOTTI Gloriatesto diMercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   SACCANI JOTTI, APREA, CASCIELLO, MARIN, PALMIERI e VIETINA. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha mostrato in tutta la sua rilevanza la carenza di medici negli ospedali dimostrando che non è più possibile eludere le criticità del percorso di formazione;

   inutilmente viene da anni denunciato il problema dell'imbuto formativo che si forma nel passaggio tra la laurea e l'accesso alle scuole di specializzazione medica, che rappresentano il necessario completamento del percorso di studio di medicina;

   oggi, anche a causa delle eccedenze determinatesi di anno in anno, ci sono circa 10.000 laureati che non possono accedere alla specializzazione per mancanza di borse di specializzazione e si calcola che al test del 2021 parteciperanno 25 mila candidati;

   l'aumento dei posti dei corsi di laurea in medicina e la previsione di un aumento del numero delle borse di specializzazione appaiono insufficienti non solo dal punto di vista dei numeri, ma anche perché avviene comunque senza una programmazione di lungo periodo;

   non è sufficiente, infatti, intervenire sul meccanismo del numero chiuso, che per alcuni dovrebbe essere abolito, prevedendo un incremento degli accessi al corso di laurea se non si interviene contestualmente a definire meccanismi di programmazione sulla base del fabbisogno nazionale, adottata sul medio e lungo periodo, sia degli accessi a medicina che alle scuole di specializzazione;

   la crisi del sistema e la mancanza di una programmazione strettamente connessa con il fabbisogno reale del servizio sanitario hanno determinato un vuoto generazionale che, nel momento di emergenza e nel breve periodo, è stato colmato con misure eccezionali, quali l'inserimento di specializzandi degli ultimi anni nelle strutture ospedaliere;

   resta il fatto che, ad oggi, il meccanismo è tale per cui ogni anno un ingente numero di laureati rimane in attesa di completare la propria formazione post laurea e, contemporaneamente, si perdono i posti di coloro che accedono a una specializzazione diversa da quella ambita, ma riprovano l'accesso alla scuola desiderata negli anni successivi, non portando a termine quella opzionata in prima istanza;

   si calcola che circa 1.500 giovani medici ogni anno decidono di recarsi all'estero per far fronte alle difficoltà derivanti dall'imbuto formativo -:

   se non ritenga di dover adottare iniziative per rivedere il sistema della formazione dei medici, prevedendo, oltre agli interventi «tampone» di aumento delle borse, la definizione di un meccanismo di programmazione a lungo termine, legato al fabbisogno nazionale, degli accessi al corso di laurea in medicina e, conseguentemente, del numero di borse per gli specializzandi.
(5-04317)