• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03768 ROMEO, FAGGI, ARRIGONI, BORGONZONI, CANDIANI, CANTU', VALLARDI, PIROVANO, AUGUSSORI, URRARO, LUNESU, SAPONARA, RUFA, PELLEGRINI Emanuele, CASOLATI, NISINI, TOSATO, PUCCIARELLI, BRIZIARELLI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03768 presentata da MASSIMILIANO ROMEO
martedì 7 luglio 2020, seduta n.236

ROMEO, FAGGI, ARRIGONI, BORGONZONI, CANDIANI, CANTU', VALLARDI, PIROVANO, AUGUSSORI, URRARO, LUNESU, SAPONARA, RUFA, PELLEGRINI Emanuele, CASOLATI, NISINI, TOSATO, PUCCIARELLI, BRIZIARELLI, PILLON, FERRERO, TESTOR, RICCARDI, ZULIANI, CANDURA, VESCOVI, PAZZAGLINI, LUCIDI, BOSSI Simone, PIANASSO, STEFANI, MARIN, BRUZZONE, BAGNAI, CAMPARI, ALESSANDRINI, PERGREFFI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Premesso che:

l'emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha coinvolto pesantemente il nostro Paese nei mesi scorsi, sembra ora parzialmente attenuata e ciò ha permesso di liberalizzare gli spostamenti sull'intero territorio e far ripartire le principali attività economiche, produttive e sociali;

diversi esperti non escludono però che, con l'arrivo della stagione autunnale e di quella invernale, possa presentarsi una nuova ondata epidemica, il che esige un articolato e tempestivo piano nazionale di sorveglianza epidemiologica, idoneo a prevenire e contrastare eventuali nuove emergenze, legate o meno al COVID-19, tanto più che nelle ultime ore, da quanto si apprende dalle notizie pubblicate dagli organi di stampa, un gruppo di ricercatori avrebbe identificato in Cina un nuovo virus influenzale dal potere pandemico;

la strategia della limitazione generalizzata degli spostamenti e della sospensione delle attività economiche, applicata nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale, se da un lato è servita a contenere la diffusione del virus, dall'altro ha però creato i presupposti per una pesante crisi economica dalla quale il nostro Paese faticherà ad uscire ed è quindi difficilmente replicabile in futuro;

qualora lo scenario peggiore dovesse effettivamente concretizzarsi, è indispensabile che i diversi livelli di governo (nazionale, regionale, locale) operino all'unisono sulla base di una strategia chiara e condivisa, concordata ed attuata nel pieno rispetto del principio della leale collaborazione tra enti;

il piano di intervento che il Governo si ipotizza che stia predisponendo deve essere più incentrato in particolare, a parere degli interroganti, sulla creazione di microzone rosse nelle aree realmente interessate da focolai, in modo da circoscrivere e contenere la diffusione del virus senza penalizzare le realtà economiche e produttive dei territori interessati;

l'Italia deve, altresì, dotarsi di una sufficiente scorta di dispositivi medici ed attrezzature funzionali al contenimento della diffusione degli agenti patogeni e alla cura di coloro che dovessero risultare positivi, quali in particolare bombole di ossigeno, saturimetri, farmaci, plasma iperimmune, tamponi nasofaringei, reagenti, test sierologici, dispositivi di protezione individuale, tute, occhiali, prodotti di sanificazione ed igienizzazione di mani ed ambienti, in favore delle strutture sanitarie, delle pubbliche amministrazioni, degli enti locali, nonché dei cittadini, in modo da evitare i problemi di fornitura che si sono registrati nei mesi scorsi;

è poi indispensabile che il sistema sanitario elabori un piano di intervento che non comporti, salvo nei casi di forza maggiore, l'ospedalizzazione dei soggetti positivi al virus, ma che si realizzi attraverso l'attività dei medici di base presso il domicilio del paziente, dotando i medici di dispositivi e strumenti idonei a garantire la piena sicurezza, ed attraverso un approccio che sgravi le strutture sanitarie, in particolare quelle deputate ad azioni di pronto soccorso, da interventi verso pazienti con meri stati influenzali;

le strutture sanitarie devono dotarsi di un sufficiente numero di postazioni per la terapia intensiva, per consentire di curare adeguatamente i pazienti che ne necessitino;

nei casi di pazienti positivi, asintomatici o paucisintomatici, o comunque in condizioni tali da non richiedere il ricovero presso le strutture ospedaliere, è necessario che si predispongano misure idonee per garantirne la quarantena, salvaguardando i familiari da possibili rischi di contagio, anche attraverso l'individuazione di apposite strutture pubbliche o la stipula di convenzioni con strutture private qualora non fosse possibile la permanenza dei pazienti presso il proprio domicilio durante la quarantena;

urge, infine, una campagna informativa seria, tempestiva ed efficace, rivolta a tutti i cittadini, sulle modalità di approccio da seguire nell'eventualità di nuove ondate epidemiche,

si chiede di sapere a che punto sia la definizione del piano nazionale richiamato e quando i contenuti del medesimo saranno illustrati alle Camere da parte del Presidente del Consiglio dei ministri.

(4-03768)