• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04305 (5-04305)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04305presentato daGASTALDI Flaviotesto diMartedì 7 luglio 2020, seduta n. 367

   GASTALDI, VIVIANI, BUBISUTTI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO e PATASSINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   dopo alcuni segnali positivi, con il rimborso di una parte dei premi assicurativi per l'anno 2019, peraltro sollecitati in una precedente interrogazione, presentata in data 5 dicembre 2019, il complesso meccanismo di versamento dei contributi assicurativi a favore degli agricoltori e degli allevatori nazionali, è tornato nuovamente ad arenarsi;

   le imprese del settore primario, che hanno già anticipato i pagamenti dei premi assicurativi, sono oggi in un momento di estrema difficoltà, dovendo fronteggiare questa situazione con una forte carenza di liquidità, dovuta alle criticità connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19;

   per quanto concerne i contributi per l'anno 2019, l'Agea, ente incaricato dell'assegnazione dei contributi erogati dall'Unione europea, ha un sospeso, nei confronti delle aziende della provincia di Cuneo, di 1,4 milioni di euro di pagamenti, da erogare per la gestione del rischio su frutta e colture vegetali;

   la situazione si presenta molto più grave sul fronte dei rimborsi assicurativi del comparto zootecnico, dove gli allevatori sono ancora in attesa dei pagamenti riferiti all'anno 2015;

   soltanto l'8 per cento delle aziende zootecniche ha ricevuto i contributi per l'anno 2015 e solo il 5 per cento per l'anno 2016; una situazione simile si rileva per gli investimenti nelle strutture impiegate nel comparto ortofrutticolo, dove ci sono centinaia di aziende ancora in attesa dei dovuti rimborsi; le sollecitazioni di dicembre, avevano portato allo sblocco dei crediti, per l'anno 2019, per un importo complessivo pari a circa 15 milioni di euro a favore delle imprese cuneesi, le quali adesso si trovano ad affrontare nuovamente le criticità, ancora non risolte, di un apparato burocratico vetusto e farraginoso;

   i costi dell'eccessiva burocrazia, secondo uno studio di Confcommercio, valgono 70 miliardi di euro di minor crescita per il nostro Paese e rischiano di penalizzare fortemente, oltre alle aziende italiane, anche i consorzi di difesa, che anticipando i versamenti alle compagnie assicurative, si ritrovano poi esposti con le banche –:

   se il Ministro interrogato intenda attivarsi immediatamente per la risoluzione della problematica esposta in premessa attraverso l'adozione di iniziative per una revisione dell'attuale sistema dei rimborsi assicurativi, il quale sta mettendo in estrema difficoltà comparti strategici dell'economia del Paese.
(5-04305)