• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/05432 (4-05432)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2020
nell'allegato B della seduta n. 365
4-05432
presentata da
BERGAMINI Deborah

  Risposta. — Onorevole Deputata Bergamini, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-05432.
  L'Alto Rappresentante Josep Borrell ha immediatamente replicato in modo molto chiaro alle asserite pressioni cinesi per ammorbidire il rapporto del Servizio europeo di azione esterna (Seae) sulle attività di disinformazione osservate durante la pandemia COVID-19. Le analisi del Seae, ha specificato l'Alto Rappresentante, sono svolte da un'unità di esperti indipendenti, non vi è stata alcuna pressione esterna né la versione destinata alla circolazione interna del rapporto è nella sostanza difforme da quella pubblicata sul sito https://euvsdisinfo.eu.
  Per quanto concerne l'Italia, il Governo ha più volte richiamato l'esigenza fondamentale, nella gestione dell'emergenza sanitaria e delle sue conseguenze, di un approccio internazionale fondato su solidarietà e costante scambio di informazioni anche nella ricerca di una cura e di un vaccino. L'Italia offre, ma chiede anche a tutti, massima trasparenza.
  Fin dall'emergere delle prime notizie sulla diffusione del nuovo coronavirus, le autorità italiane hanno assicurato contatti e raccordo costanti con l'Organizzazione mondiale della sanità, con i suoi Paesi membri, con le autorità cinesi, al fine di monitorare l'evolversi della situazione e adottare le necessarie, tempestive misure. Ugualmente strettissimo il coordinamento del nostro Paese con i partner dell'Unione europea e G7.
  L'Italia ha preso parte alle regolari riunioni informative organizzate a Pechino dalle autorità cinesi per il corpo diplomatico. La Commissione nazionale della salute cinese ha tenuto inoltre regolari conferenze stampa di aggiornamento in stretto raccordo con l'Oms. I contatti tra Italia e Cina sono poi proseguiti parallelamente anche a Ginevra proprio in seno all'Oms. Il coordinamento e la condivisione d'informazioni avevano come obiettivo una migliore comprensione dell'evoluzione dell'epidemia e della sua origine.
  L'Italia si è sempre espressa chiaramente in tutte le sedi multilaterali (Oms, Ue, Nato, G7 e G20) in favore della collaborazione solidale e coordinata nella lotta al COVID-19 e della trasparente condivisione delle relative informazioni scientifiche.
  In ambito G7 abbiamo avviato un esercizio volto a individuare le risposte di breve, medio e lungo periodo alla pandemia, con l'obiettivo di definire in maniera coordinata la risposta all'emergenza COVID-19 e alle sue conseguenze in diversi ambiti: dal settore umanitario e del sostegno ai Paesi più vulnerabili, all'impatto geopolitico; dalle conseguenze economiche alla protezione dei nostri valori; dal coordinamento nel settore dei trasporti alla preparazione a nuove, eventuali, pandemie.
  In questo contesto, come Italia, ci siamo posti l'obiettivo di mantenere un approccio collaborativo con gli altri partner, fondato sul multilateralismo e sull'ordine internazionale basato sulle regole. Anche in futuro, come ricordato dalla stessa OMS, Sarà fondamentale assicurare un'attività di monitoraggio e informativa accurata e tempestiva per avere una corretta cognizione delle dimensioni e della letalità della pandemia a livello globale.
  Con l'Unione europea e gli altri Stati membri stiamo lavorando a una bozza di risoluzione che verrà presentata all'Assemblea mondiale della sanità dell'Oms in programma il 18 maggio 2020. Il progetto di risoluzione, attualmente oggetto di negoziato con l'intera membership dell'Organizzazione mondiale della sanità, tocca i vari aspetti della risposta internazionale alla crisi sanitaria causata dal COVID-19, anche al fine di migliorare la preparazione futura alle pandemie, e contiene un paragrafo che impegna l'Oms ad approfondire – insieme agli altri organismi internazionali competenti e agli Stati membri – le origini del virus e la sua trasmissione agli esseri umani.
  
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.