• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/04282 (5-04282)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04282presentato daCADEDDU Lucianotesto diMercoledì 1 luglio 2020, seduta n. 364

   CADEDDU, PERANTONI, PIGNATONE, PARENTELA, DEL SESTO, MAGLIONE, LOMBARDO, GALLINELLA, CILLIS e GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la produzione di formaggi rappresenta per la Sardegna prima voce di export, con un indotto che coinvolge decine di migliaia di addetti. Come ben si sa, a causa delle presunte importazioni di latte a basso costo proveniente da Stati membri, quali Romania e Bulgaria, i produttori di latte ovino in Sardegna sono costretti ad operare all'interno di un regime di mercato che è divenuto estremamente proibitivo. Ricordano tutti con grande afflizione le gravi azioni di protesta che i produttori di latte sono stati costretti ad intraprendere al fine di richiamare l'attenzione di tutte le autorità, versando per le strade il latte prodotto piuttosto che venderlo ad un prezzo vergognosamente basso rispetto alle spese sostenute ed ai sacrifici che affrontano giornalmente; è proprio per far fronte a questa tragica situazione che il decreto-legge 29 marzo 2019 n. 27, convertito con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, all'articolo 3, ha imposto ai primi acquirenti di latte crudo, al fine di consentire un accurato monitoraggio delle produzioni lattiero-casearie realizzate sul territorio nazionale, di registrare mensilmente, nella banca dati del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) i quantitativi di latte ovino, caprino e il relativo tenore di materia grassa consegnati loro dai singoli produttori nazionali, i quantitativi di latte di qualunque specie acquistati direttamente dai produttori, nonché quelli acquistati da altri soggetti non produttori, situati in Paesi dell'Unione europea o in Paesi terzi, e i quantitativi di prodotti lattiero-caseari semilavorati provenienti da Paesi dell'Unione europea o da Paesi terzi, con indicazione del Paese di provenienza, fatte salve le disposizioni di cui alla legge 11 aprile 1974, n. 138;

   inoltre, l'articolo 5 ha incrementato, al fine di favorire la distribuzione gratuita di alimenti ad alto valore nutrizionale, la dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti di ulteriori 14 milioni di euro per l'acquisto di formaggi Dop fabbricati esclusivamente con latte di pecora e aventi specifiche caratteristiche come ad esempio una determinata stagionatura, contenuto di proteine, umidità e altro. Una siffatta operazione contribuirebbe al raggiungimento di un maggiore equilibrio di mercato attraverso la riduzione dell'eccesso di offerta di formaggi Dop che ha concorso a determinare la crisi delle imprese di produzione del comparto del latte ovino;

   purtroppo, però, ad oggi, non è stato ancora emanato il decreto ministeriale per la definizione delle modalità di applicazione del monitoraggio della produzione di latte vaccino, ovino e caprino e dell'acquisto di latte e prodotti lattiero-caseari a base di latte, né sono stati pubblicati i bandi per il ritiro delle eccedenze dal mercato –:

   viste le criticità in cui ancora versano le aziende zootecniche, in particolare quelle sarde dedite alla produzione di latte e di prodotti lattiero caseari e considerata l'urgenza con cui si è intervenuti con la normativa recata dal decreto-legge di cui premessa, quale sia lo stato dell'arte in relazione ai provvedimenti attuativi la cui emanazione è indispensabile per poter attuare gli interventi previsti.
(5-04282)