Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/06196 (4-06196)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06196presentato daBALDELLI Simonetesto diMercoledì 1 luglio 2020, seduta n. 364
BALDELLI, BARATTO, GIACOMETTO e PORCHIETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la Wirecard è stata per decenni leader delle tecnologie digitali e modello per start up e istituti finanziari, per la capacità di aggredire con successo il mercato dei pagamenti digitali, la sola in grado di competere con centri mondiali del fintech, come Londra o New York;
il crollo della Wirecard, leader mondiale nei servizi finanziari e tecnologici, con un ammanco di cassa da 1,9 miliardi di euro, travalica i confini della Germania;
Wirecard, che ad oggi ha bruciato buona parte della sua capitalizzazione (passando dal valore per azione di 104 a 2,5 euro), dopo l'accusa di falso in bilancio e l'arresto del suo fondatore ed ex-ad Braun, ha ammesso che i soldi scomparsi potrebbero non essere mai esistiti, avviando così le procedure d'insolvenza;
nel crack di Wirecard sembrano non aver funzionato per tempo i meccanismi di controllo della Bafin, la Consob tedesca, la quale dopo aver difeso inizialmente la società ha mutato atteggiamento di fronte all'evidenza dei fatti;
il fallimento di Wirecard sta coinvolgendo a cascata il sistema dei pagamenti digitali in altri Paesi;
Il Sole 24 Ore riporta che in Italia sarebbero già state bloccate 325.000 carte di debito emesse da Wirecard, per un totale di circa 20 milioni di euro attualmente congelati, in seguito allo stop preventivo imposto dall'autorità di vigilanza bancaria inglese FCA (Financial Conduct Authority). SisalPay5 si è impegnata a restituire ai propri clienti i fondi congelati, anche se non risulta chiaro se i clienti potranno sin da ora usare le proprie carte o se persistano ancora difficoltà operative;
su tale vicenda la Commissione europea ha chiesto all'Esma (autorità europea per la sicurezza dei mercati) di verificare le eventuali responsabilità dei regolatori tedeschi e di accertare l'adeguatezza delle risposte normative ai primi segnali di difficoltà della società;
nel corso del dibattito sul tema della vigilanza nei pagamenti è emersa anche l'ipotesi di un ripensamento degli organismi di vigilanza nazionali dei mercati, in favore dell'istituzione di un controllore unico europeo, forte e indipendente, capace di salvaguardare il risparmio dei cittadini europei –:
quale sia l'entità del danno economico prodotto in Italia dal fallimento di Wirecard e quali iniziative il Governo intenda attivare nell'ambito delle proprie competenze per garantire maggiormente la sicurezza nei pagamenti digitali e la tutela dei risparmiatori.
(4-06196)