• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01644    dal 1o luglio 2020 il limite all'utilizzo dei contanti passa da 3.000 a 2.000 euro, per abbassarsi a 1.000 euro a partire dal 1o gennaio 2022;    sempre dal 1o luglio 2020 entra...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01644presentato daSCHULLIAN Manfredtesto presentato Martedì 30 giugno 2020 modificato Mercoledì 1 luglio 2020, seduta n. 364

   SCHULLIAN e LUPI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   dal 1o luglio 2020 il limite all'utilizzo dei contanti passa da 3.000 a 2.000 euro, per abbassarsi a 1.000 euro a partire dal 1o gennaio 2022;
   sempre dal 1o luglio 2020 entra in vigore anche il credito d'imposta sulle commissioni pagate per l'utilizzo del pos da parte degli esercenti attività d'impresa, arti e professioni, con un valore pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con pagamento da parte dei clienti mediante carte di credito, di debito o prepagate, come previsto dall'articolo 22 del decreto-legge n. 124 del 2019;
   il settore dei pagamenti elettronici, in modo particolare l'utilizzo del pos, è in forte crescita;
   a febbraio 2020, prima dell'emergenza epidemiologica in Italia, ai sensi dell'articolo 126-sexies del testo unico bancario il gruppo finanziario Nexi s.p.a., che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione, ha trasmesso alla propria clientela la proposta di modifica unilaterale concernente la variazione e la rimodulazione dei corrispettivi previsti da contratto con ogni cliente;
   le condizioni economiche applicate dal gruppo Nexi all'esercente relative ai metodi di pagamento per il servizio acquiring di Nexi payments s.p.a. registrano una diminuzione delle commissioni con i circuiti stranieri (UPI, JCB), dal 4,45 per cento al 2,29 per cento, ma un netto aumento di commissioni bancarie per i servizi normalmente utilizzati dagli italiani (Maestro, MasterCard, Visa, V pay) dallo 0,97 per cento all'1,24 per cento;
   inoltre, la comunicazione avvenuta per mezzo di posta elettronica informava la clientela che, entro una data stabilita, la proposta si riteneva accettata in assenza di un espresso rifiuto e, nel caso del rifiuto, il cliente avrebbe dovuto recedere immediatamente dal contratto;
   il gruppo Nexi s.p.a. comunicava che la rimodulazione dei corrispettivi era causata dall'evoluzione del contesto economico e finanziario;
   il costo del denaro, nello stesso periodo preso in considerazione da Nexi s.p.a., non ha registrato variazioni di rilievo, come conferma la Banca centrale europea;
   si è in presenza, ad avviso degli interroganti, di una vera e propria tassa per i commercianti che si vedono costretti a pagare il 30 per cento in più di commissioni, rendendo così inutile il credito d'imposta introdotto dal 1o luglio 2020 –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Governo intenda adottare per contrastare questi ingiustificati aumenti.
(3-01644)