• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04237 (5-04237)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04237presentato daTOPO Raffaeletesto diMercoledì 24 giugno 2020, seduta n. 361

   TOPO, FRAGOMELI, BURATTI, MANCINI, MURA e ROTTA. – Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   dal 1° luglio, grazie all'azione dell'attuale Governo, ci saranno meno tasse per circa 16 milioni di lavoratori dipendenti; infatti, il decreto-legge, 5 febbraio 2020, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 21 del 2020, attuando una norma della legge di bilancio per il 2020 che ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 e 5 miliardi di euro per il 2021 per la riduzione del carico fiscale, estende la platea dei percettori dell'attuale «bonus Irpef» da 11,7 milioni a 16 milioni e ne incrementa l'importo;

   in sostanza, per i lavoratori dipendenti con redditi compresi tra 8.174 e 28.000 euro, viene riconosciuto direttamente in busta paga un nuovo bonus di 100 euro al mese, mentre per i redditi superiori fino a 40.000 euro è invece prevista una detrazione fiscale;

   la riduzione del cuneo fiscale è un primo passo verso la complessiva riforma del sistema impositivo, ormai necessaria e improrogabile, a giudizio degli interroganti, anche alla luce della pesante crisi economica determinata dal Covid-19, al fine di restituire equità e progressività al sistema di tassazione e rilanciare produttività e sviluppo;

   il Ministro avrebbe dichiarato in una intervista, la presentazione entro l'anno di un disegno di legge delega per una complessiva riforma del sistema fiscale;

   il direttore dell'Agenzia delle entrate, in un'intervista ha dichiarato la necessità della riforma per recuperare circa 100 miliardi di euro annui di evasione, sottolineando che «l'emergenza Covid ha aperto la strada a margini fiscali impensabili»; «le sovrapposizioni di norme hanno reso il sistema iniquo perdendo la progressività che gli imporrebbe la Costituzione»;

   in un intervento agli Stati generali, il Governatore della Banca d'Italia, citando Keynes, ha affermato che «la migliore strategia per il breve termine è quella di mettere a punto un buon piano per il medio-lungo periodo», aggiungendo che «le prospettive per l'economia sono molto incerte, ma questo non deve essere una scusa per non agire, bensì una ragione per rafforzare l'economia e per avviare le riforme» –:

   quali siano i tempi per la presentazione del citato disegno di legge volto a rimettere al centro dell'agenda politica la riforma con l'obiettivo di ricomporre il carico fiscale a beneficio dei fattori produttivi, contrastando seriamente l'evasione, che produce effetti distorsivi tali da scoraggiare innovazione e nuovi investimenti, anche attraverso l'incentivo alla diffusione di mezzi di pagamento tracciabili e l'utilizzo delle nuove tecnologie.
(5-04237)