• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/06056 (4-06056)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06056presentato daCARNEVALI Elenatesto diMercoledì 17 giugno 2020, seduta n. 358

   CARNEVALI, MORGONI, RIZZO NERVO, SIANI, PINI e SCHIRÒ. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia è il Paese che invecchia più velocemente e fra i più longevi a livello mondiale, dove la speranza di vita è salita a 83,4 anni e questo dato è secondo solo a quello del Giappone in cui l'aspettativa di vita è di 84 anni;

   in Italia nel 1983 la quota di over 65 era del 13,1 per cento, mentre oggi si attesta sui 22,3 punti percentuali a fronte di una media europea del 19,4 per cento. Questa percentuale è in costante incremento e si ritiene che, entro il 2050, il dato europeo si attesterà sul 28,5 per cento, mentre quello italiano supererà il 33 per cento;

   il rischio di sviluppare una malattia delle valvole cardiache cresce proporzionalmente con l'età. La stenosi aortica, la forma più comune di valvulopatia nei Paesi sviluppati, interessa tra il 2 e il 7 per cento degli over 65, mentre oltre il 13 per cento degli over 75 è affetto da una malattia valvolare cardiaca;

   questo può solo significare un aumento dei costi e delle spese per il Servizio sanitario nazionale se non saranno adottate per tempo specifiche politiche sulla prevenzione e la cura delle malattie valvolari cardiache;

   le valvulopatie sono dovute al deterioramento delle valvole del cuore, che, di conseguenza, non riesce più a pompare il sangue, creando danni che possono esser gravi portando alla necessità di interventi terapeutici e, nei casi più gravi, alla sostituzione della valvola nativa con una protesi, la quale è l'unica terapia con efficacia dimostrata;

   una diagnosi tempestiva di queste malattie è possibile. Basta auscultare il cuore con un fonendoscopio e procedere a successivi esami strumentali, come un elettrocardiogramma e un'ecocardiografia, o un consulto specialistico;

   le patologie valvolari, qualora non trattate o trattate tardivamente possono portare ad un grave deterioramento dello stato di salute del paziente, fino al decesso;

   durante l'emergenza Covid-19, la necessità di procrastinare i ricoveri elettivi, nonché la difficoltà e la diffidenza dei pazienti ad accedere a strutture ospedaliere, hanno generato una riduzione sensibile degli interventi terapeutici di trattamento delle patologie valvolari, che porterà inevitabilmente al ritardo nella risoluzione della patologia per pazienti sicuramente più fragili ed esposti a potenziali nuovi picchi pandemici;

   in Italia, inoltre, si assiste in questo periodo anche a una scarsità di capacità diagnostica che inevitabilmente contribuisce al sotto-trattamento dei pazienti che, spesso, muoiono senza sapere di aver contratto una patologia valvolare cardiaca;

   è necessario ridurre questo gap diagnostico attraverso un'azione specifica di screening –:

   se il Governo non ritenga opportuno adottare iniziative per accertare l'entità del sotto-trattamento dei pazienti affetti da malattie valvolari cardiache anche attraverso studi epidemiologici, al fine di intraprendere azioni per ridurre il numero delle mancate diagnosi anche attraverso programmi di comunicazione e attività di formazione per i medici di medicina generale;

   se sia nelle intenzioni del Governo quella di monitorare l'impatto che la pandemia ha avuto sui livelli di trattamento delle patologie valvolari cardiache, adottando, se del caso, iniziative, in raccordo con le regioni, per porre in atto correttivi adeguati rispetto a eventuali ritardi nel trattamento dei pazienti.
(4-06056)