• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06025 (4-06025)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06025presentato daSAPIA Francescotesto diLunedì 15 giugno 2020, seduta n. 357

   SAPIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   con interrogazioni parlamentari, tra cui quelle n. 5-03635, n. 5-03646, n. 4-04740, n. 4-05853, n. 4-05761, n. 4-05677, n. 4-05875, l'interrogante ha riassunto fatti gravi sulla gestione e organizzazione del servizio sanitario regionale della Calabria, anche con riferimento, in ordine all'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, al ruolo di controllato e controllore ricoperto per mesi da Andrea Urbani, riconfermato a capo della programmazione sanitaria dal Ministro della salute Roberto Speranza e già incaricato dal predecessore, Beatrice Lorenzin;

   nei suddetti atti figura, peraltro, la richiesta di valutare la sostituzione dei delegati governativi all'attuazione del summenzionato piano di rientro, nominati anche per garantire il rispetto delle norme vigenti nella concreta amministrazione delle aziende pubbliche della salute;

   alle succitate interrogazioni non è ancora pervenuta risposta;

   su presupposti di necessità e urgenza, il Governo adottò nel 2019 il decreto-legge n. 35, poi convertito, al fine di nominare i responsabili delle aziende del servizio sanitario della Calabria d'intesa o meno con il presidente della regione argomento in merito al quale i deputati Francesco Sapia e Dalila Nesci avevano a questi chiesto di provvedere all'applicazione della norma sanzionatoria di cui all'articolo 14, comma 5, della legge n. 11 del 2004, relativa alla decadenza automatica dei direttori generali, aziendali i responsabili di disavanzi di bilancio, nello specifico 7 su 9 dal medesimo incaricati;

   dunque, sulla base delle criticità di bilancio e di assistenza sanitaria presenti nelle aziende del servizio sanitario regionale della Calabria, il Governo intervenne con la decretazione d'urgenza, tuttavia cumulando ritardi nella nomina dei commissari straordinari aziendali, in particolare con riferimento all'Asp di Cosenza, della quale la Corte dei conti ha cristallizzato lo stato gestionale, caratterizzato da perdite progressive, pesante esposizione debitoria nei confronti dei fornitori, mancata approvazione del consuntivo 2018, utilizzo irregolare del ricorso ai contratti flessibili, aumento esponenziale delle spese, incompletezze nella stima del contenzioso pendente e pagamento di commissioni elevatissime circa il ricorso ad anticipazioni di cassa;

   nel contesto si osserva che l'Asp di Reggio Calabria e l'Asp di Catanzaro sono commissariate per scioglimento conseguente a infiltrazioni di 'ndrangheta;

   la terna commissariale dell'Asp di Reggio Calabria si è resa protagonista di una gestione dell'emergenza Covid-19 contestata da più parti e raccontata in diverse puntate della trasmissione televisiva Non è l'Arena;

   il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della regione Calabria, Antonio Marziale, ha manifestato circostanziate doglianze per la gestione dell'Asp reggina, a proposito dell'assistenza sanitaria ai minori;

   dopo le dimissioni del commissario ad interim dell'Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, la stampa ha riportato la notizia dell'individuazione del commissario straordinario aziendale nella persona di Simonetta Cinzia Bettelini, indicata dagli organi di informazione quale manager «in quota Lega»;

   Bettelini non compare nell'elenco (di giugno 2020) degli idonei alla carica di direttore generale, al contrario di quanto dichiarato dalla presidente della regione al Fatto di Calabria;

   la manager è direttore sanitario dell'azienda ospedaliera di Cosenza, nominata dalla commissaria della stessa azienda, Giuseppina Panizzoli, da testate giornalistiche ricondotta alla presidenza della regione Lombardia di Roberto Formigoni e Roberto Maroni, esponenti del centrodestra;

   le disposizioni del decreto-legge n. 35 del 2019, come convertito, trovano applicazione fino all'autunno del 2020, sicché la scelta dei vertici delle aziende del servizio sanitario regionale calabrese ritornerà in capo al presidente della regione, salvo che il Governo non intenda adottare, ad hoc e per le persistenti criticità, atti analoghi –:

   se risultino le ragioni obiettive alla base della scelta di Panizzoli e Bettelini per la guida, rispettivamente, dell'azienda ospedaliera e dell'Asp di Cosenza;

   se ritengano cessati i motivi che spinsero all'adozione del decreto-legge n. 35 del 2019 e se intendano adottare iniziative per prorogarne l'applicazione.
(4-06025)