• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05983 (4-05983)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05983presentato daAIELLO Davidetesto diGiovedì 11 giugno 2020, seduta n. 355

   DAVIDE AIELLO, LICATINI, PERCONTI, SARTI, PENNA, PIERA AIELLO, ALAIMO, SODANO, MIGLIORINO, CASO e CHIAZZESE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 5 dicembre 2019 venivano arrestati dall'Arma dei carabinieri il sindaco del comune di Casteldaccia (PA) Giovanni Di Giacinto, il vice sindaco Giuseppe Montesanto, l'assessore Marilena Tomasello; una dirigente del comune e altri soggetti, a seguito di un'indagine condotta dalla procura di Termini Imerese. I reati contestati sono: corruzione, abuso d'ufficio, falso materiale e ideologico;

   a seguito di tale arresto la prefettura di Palermo in data 6 dicembre 2019 emetteva nei confronti del sindaco di Casteldaccia provvedimento di sospensione dalla carica di sindaco;

   in data 12 marzo 2020 l'assessorato delle autonomie locali e delle funzioni pubbliche – dipartimento delle autonomie locali – regione siciliana, con decreto assessoriale n. 60, prendeva atto che, a seguito dei provvedimenti prefettizi n. 1799790, n. 1799791, n. 1799792 del 6 dicembre 2019, nonché delle successive dimissioni da parte dei componenti della giunta rimasti in carica, il comune di Casteldaccia (PA) risultava sprovvisto delle figure del sindaco, del vice sindaco e della giunta comunale; nominava in conseguenza, ai sensi dell'articolo 55-bis dell'O.R.EE.LL., introdotto con l'articolo 4 della legge regionale 3 marzo 2020, n. 6, il dottor Antonio Garofalo, funzionario del dipartimento autonomie locali, commissario straordinario del comune di Casteldaccia, per il periodo di sospensione del sindaco;

   dopo tale nomina il sindaco ottiene la revoca degli arresti domiciliari, nonostante permanessero nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza;

   la revoca della misura cautelare tiene conto del fatto che la nomina del commissario straordinario, dottor Antonio Garofalo, esclude qualsivoglia ipotetica ingerenza nella cosa pubblica da parte dell'indagato;

   in data 25 marzo 2020 la prefettura di Palermo dichiara cessati gli effetti del decreto di sospensione dalla carica di sindaco di Casteldaccia emesso in data 6 dicembre 2019;

   per effetto di tale revoca, il signor Giovanni Di Giacinto si insedia nuovamente nella carica di sindaco di Casteldaccia così come da verbale del segretario comunale;

   il comune di Casteldaccia ricade in un territorio ad alta infiltrazione mafiosa e in passato diversi boss palermitani appartenenti all'associazione mafiosa denominata «Cosa Nostra» hanno dimorato in tale territorio;

   Bernardo Provenzano, uno dei principali capi dell'associazione mafiosa denominata «Cosa Nostra», trascorse alcuni anni della propria latitanza nel territorio di Casteldaccia potendo contare su una solida rete di favoreggiamento;

   il territorio è stato oggetto, negli ultimi vent'anni, di una vasta attività di speculazione edilizia e nonostante questa espansione, che avrebbe dovuto portare ricchezza alle casse comunali l'ente locale, si trova in una fase di dissesto economico e finanziario non ancora risanata;

   è indispensabile intervenire per ripristinare la legalità in un territorio dove prevale l'illegalità, l'abusivismo, il ricatto, la prevaricazione, il voto di scambio, il clientelismo, l'omertà –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

   se e quali iniziative di controllo abbia adottato o intenda adottare, per quanto di competenza in merito al nuovo insediamento nella carica di sindaco del signor Giovanni Di Giacinto;

   quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, ritenga opportuno adottare per evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro, anche finalizzate al contrasto del fenomeno mafioso, al controllo del territorio e alla salvaguardia dell'ente locale, in merito alle vicende del comune di Casteldaccia.
(4-05983)