• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01800/005/ ... in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2020 n. 30 recante misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1800/5/12 presentato da MICHELINA LUNESU
giovedì 4 giugno 2020, seduta n. 137

La Commissione 12,
in sede di esame del disegno di legge recante "Conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2020 n. 30 recante misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-CoV-2";
considerata la rilevanza che l'analisi epidemiologica e statistica sul SARS-CoV-2 ha per la messa in campo delle misure di prevenzione, sorveglianza epidemiologica e programmazione sanitaria e socio sanitaria della cosiddetta Fase 2 strategie anti e post Covid;
preso atto della mancata approvazione di risoluzione unitaria in sede di conclusione del pertinente affare assegnato atto n. 456 secondo quanto già oggetto di preaccordo;
preso atto di rituale richiesta a norma del comma 3 dell'art. 50 del Regolamento quivi riprodotta e ad ogni conseguente effetto e valutato di procedere accompagnando la rimessione dell'unica risoluzione approvata ad ordine del giorno ritualmente processabile in sede di mandato al relatore pertinente l'esame del presente disegno;
impegna il Governo:
1) a creare una centrale nazionale dell'emergenza sul modello CDC rafforzando le reti di sorveglianza e monitoraggio dell'epidemia da SARS-CoV-2 e di altre eventuali infezioni future, incardinandolo nel Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute trasformato da mero erogatore di fondi per progetti a vero sistema nazionale di prevenzione pandemica, sorveglianza epidemiologica e controllo, al cui vertice dovrebbe esserci una cabina di regia composta dal responsabile del Centro, dal rappresentante dell'Istituto Superiore di Sanità e da una rappresentanza delle Regioni che nel caso di emergenza epidemica e sanitaria in generale possa dare indicazioni prescrittive alla Protezione Civile sulle azioni da intraprendere e gli strumenti da utilizzare, con un potenziamento della capacità diagnostica e predittiva in emergenza mediante screening validati a diffusione estensiva con impiego sistematico e combinato, sulla base di appropriate linee guida, di test sierologici e molecolari necessari, quanto più rapidi, specifici e sensibili, inseriti nel quadro LEA della prevenzione impegnando adeguate risorse, unitamente all'adozione delle iniziative e degli investimenti necessari per l'effettuazione e la refertazione dei tamponi nasofaringei nelle Regioni in relazione alla percentuale del numero degli abitanti e delle classi di rischio e individuando test sierologici validati efficaci ed efficienti da eseguire in laboratori pubblici e privati accreditati e abilitati all'esecuzione dei test, con sistemi analitici che, oltre a dare certezza di qualità e affidabilità in punto di specificità, sensibilità e minore invasività possibile, assicurino accuratezza d'analisi, possibilità di automazione per incrementare i volumi e i tempi di esecuzione, disponibilità di reagenti, vantaggioso rapporto costo-beneficio, nel contesto delle iniziative volte a potenziare la ricerca di soggetti immuni al Covid-19 al fine di reperire ulteriori potenziali donatori, si dà promuovere la terapia del plasma immune nella cura del Covid-19 attivando in accordo con le Regioni centri territoriali trasfusionali dedicati alla donazione del plasma e con il coinvolgimento del volontariato e dell'associazionismo qualificato;
2) ad aggiornare regolarmente e tempestivamente, in base all'evoluzione delle nuove conoscenze e delle condizioni, le linee guida e i protocolli per assicurare agli operatori regole certe, semplici ed efficaci a contrastare la diffusione del virus, garantendo la protezione dall'emergenza sanitaria in atto, rendendo noti altresì i processi e i protocolli per la validazione dei test sierologici riconosciuti dal SSN e sburocratizzando gli adempimenti procedurali correlati anche in materia di sanificazione degli ambienti, di cui la circolare del Ministero della Salute del 22 maggio 2020 n. 0017644 anticipa, seppur con eccessivi restrizioni iperprocedimentalizzate, gli adempimenti a cui sottoporsi;
3) a potenziare la rete dei laboratori di sanità pubblica secondo parametri minimi dedotti nei Livelli Essenziali di Assistenza quali centri di effettuazione diagnostica in emergenza dei test microbiologici per la ricerca diretta virologica e nell'ordinarietà di analitica rilevante per il governo dei determinanti sanitari e ambientali in un sistema di controlli di sicurezza anti e post Covid delle attività produttive a costo zero per le imprese che assolvono i parametri di legge, dando la dovuta rilevanza al valore della funzione di collegamento di tutti i laboratori che svolgono questo tipo di analisi, in una rete effettivamente integrata e coordinata mediante l'identificazione di standard di riferimento relativi al tipo di test, alle procedure e alle tempistiche da adottare in caso di risultati positivi e infine alla piattaforma tecnologica da utilizzare, tale da favorire un affidabile flusso di informazioni a tutti i livelli e, in ultima analisi, ai pazienti ai quali vanno fornite risposte sicure e non interpretabili, secondo principi di equi accessibilità ed universalità sia negli screening che nella diagnosi e la cura precoce, e in specie con riguardo alla plasmaterapia attivando una banca nazionale del plasma immune o altra soluzione se più performante utile ad escludere carenze distributive ed erogative nei presidi ospedalieri delle sacche di plasma secondo l'effettivo appropriato bisogno, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131 e, quanto alle strategie di prevenzione e profilassi, promuovendo iniziative per identificare candidati vaccini e/o modalità di produzione e scale-up (anche autoctone) di vaccini sempre più efficaci e sicuri anche puntando sulle nuove tecnologie di trasferimento vaccino su cerotto (patch);
4) a valutare l'opportunità di specificare che nel caso di soggetto positivo ai test si possa procedere anche alla rivalutazione clinica del soggetto in modo di meglio definire l'esordio della patologia e il suo successivo sviluppo nel tempo per meglio assistere questi pazienti anche con follow up mirati;
5) promuovere in sede di emanazione ed aggiornamento delle linee guida del piano pandemico cui è tenuto il CCM la capillare diffusione dell'utilizzo dei test molecolari rapidi per la ricerca di RNA virale, nei luoghi sensibili, quali strutture sanitarie per acuti, strutture sanitarie per cronici, strutture che ospitano soggetti fragili, strutture di comunità e famiglie;
6) ad avviare una reingegnerizzazione del sistema nazionale di Protezione civile, strutturandolo come vero Hub centrale per le emergenze, con progettualità innovative fra cui la creazione di un albo dinamico di "riservisti in Sanità", che contempli l'attivazione di un elenco di riservisti idonei della Protezione Civile tra i vari professionisti in pensione, quindi medici, infermieri che siano richiamabili entro 12 mesi comunque non oltre 3 anni dalla quiescenza, su base volontaria a fronte di un riconoscimento tipo indennità di chiamata, di reperibilità, pronti a intervenire con la massima tempestività;
7) a realizzare una forma di responsabilizzazione istituzionale della filiera Stato Regioni in ordine all'adempimento e alla verifica secondo predeterminati parametri degli aggiornati Livelli Essenziali di Assistenza Continua territoriale integrata H/T a garanzia di promozione, prevenzione (dentro e fuori l'Ospedale), potenziamento della Rete di Medicina territoriale e domiciliarizzazione appropriata del paziente, nell'ottica di realizzare un sistema capace di affrontare con efficacia nuovi eventi pandemici prevedendo altresì il monitoraggio e la mappatura dell'utilizzo delle ingenti risorse stanziate nei vari provvedimenti adottati dal Governo per contrastare l'emergenza epidemiologica ed assicurare gli indicati nuovi livelli di prevenzione, promozione, sanità e assistenza evolutivamente normati per la normalizzazione delle attività di assistenza e cura azzerando le liste di attesa giacché agganciati a nuove regole di ingaggio non più eludibili (novellando i parametri di accreditamento e contratto con sistema effettivamente deflattivo dell'inadempimento) e implementando controlli stringenti di impiego e risultato e con verifica sistematica che tutte le misure ivi previste siano portate a compimento;
8) nell'ambito dei piani di riorganizzazione della rete assistenziale, previsti dal c.d. decreto-legge "Rilancio", al fine di integrare in modo più efficace la medicina generale all'interno di una rete strutturata di cure territoriali che deve fungere da filtro nella gestione del Covid-19, nella fase precedente e successiva alla ospedalizzazione;
9) ad istituire la rete territoriale dei medici e infermieri di famiglia, creando il ruolo professionale dell'infermiere di famiglia che vada a coadiuvare il medico di cure primarie negli interventi di prevenzione, assistenza e cura domiciliare dei fragili (minori, disabili, anziani) e cronici secondo parametri LEA di medicina di prevenzione accreditata e a contratto (convenzionata) debitamente profilati e segregati privilegiando modelli dove i due professionisti si integrano nelle loro rispettive funzioni in équipe stabili multiprofessionali;
10) a orientare l'investimento sui Covid hospital in modo da distribuire sul territorio strutture di riferimento coordinate tra loro con alte specialità a beneficio dell'intera rete ospedaliera e territoriale, anche attraverso la riconversione strutturale di edifici esistenti, previa ricognizione delle competenze presenti in medicina d'urgenza, medicina di comunità e cure primarie, malattie infettive e microbiologia-virologia;
11) a realizzare la rete nazionale di ospedali Covid e post Covid, rendendo fungibili i moduli di terapia intensiva delle nuove strutture che avendo tutto il necessario per esserlo possono essere utilizzate in tempi non pandemici per altri scopi (lo stesso dovrebbe valere per le ambulanze ad alto biocontenimento) e riqualificando per il secondo segmento anche piccoli e medi ospedali di recente o imminente smantellamento sì che, debitamente attrezzati per la fase di emergenza epidemica, possano essere reimpiegati nell'ordinarietà per integrare la rete di Cure Intermedie e per tutte le esigenze di estensiva e convalescenziali dei pazienti non stabilizzati, con adeguamento correttivo del DM 70/2015 portando in particolare il vincolo dei 3,7 posti letto per mille abitanti (comprensivi di 0,7 posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie) fino a 4,7 per mille abitanti e adeguamento della rete di Emergenza Urgenza non solo per i posti letto delle terapie intensive bensì soprattutto per i Pronti Soccorso, OBI (Osservazione Breve Intensiva), posti letto e servizi cui debbono concorrere, proporzionalmente al budget presidio per presidio (principio di aderenza territoriale) tutti gli erogatori pubblici e privati;
12) a utilizzare le strutture residenziali sanitarie, quali gli ospedali di comunità o altre ritenute appropriate, come sedi per il trattamento di casistiche intermedie, per le quali l'isolamento domiciliare e il ricovero non rappresentino soluzioni adeguate in modo che queste possano costituire un luogo fondamentale nel passaggio tra il domicilio e l'ospedale e un punto di riferimento per la comunità, assicurando un uso "appropriato" dell'ospedale e il funzionamento dell'attività del Pronto soccorso, mantenendo sempre, anche in queste strutture, gli standard di protezione individuale e di sanificazione;
13) a potenziare la presenza delle strutture c.d. "intermedie" per pazienti post o sub acuti dopo la dimissione ospedaliera;
14) a creare la rete delle strutture Long Term Care superando la logica della dicotomia intra ed extraospedaliera e investendo in occupazione e riqualificazione del sistema con il lavoro di assistenza e cura al domicilio riducendo da un lato la pressione sulle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) con standard sanitari, socio sanitari ed assistenziali più stringenti e dall'altro sviluppando forme innovative di assistenza familiare, come l'istituzione del ruolo del'"assistente familiare", al fine di integrare il percorso di presa in carico della persona assistita e implementare la rete di assistenza domiciliare diffusa anche attraverso l'utilizzo dei sistemi di telemedicina e tele monitoraggio e di ausili innovativi funzionanti con intelligenza artificiale, con Centri di accesso e supporto alle cure di teleconsulto e monitoraggio da remoto in capo alle ASL in rete con le strutture specialistiche ospedaliere pubbliche e private per la Second Opinion normando altresì il riconoscimento del lavoro di assistenza e cura del caregiver familiare, il cui ruolo ha validità solo nei confronti del congiunto assistito, realizzando così un nuovo modello di regolazione e formazione di welfare e di sostegno alla domiciliarità, con LEA sanitari e sociosanitari assistenziali integrati di contrasto all'emergenza sociale anti e post Covid;
15) a prevedere adeguati investimenti in tecnologia avanzata per supportare la medicina digitale al fine di assicurare la continuità di cura e assistenza e per la formazione all'utilizzo della telemedicina, il telemonitoraggio e il telecontrollo dei pazienti;
16) a realizzare il modello di assistenza territoriale integrata H/T con la telemedicina e la digitalizzazione, implementando strutturalmente il fascicolo sanitario e socio-sanitario elettronico dell'assistito quale LEA informativo non più eludibile del sistema nazionale di medicina digitalizzata;
17) a rafforzare il sistema di prevenzione potenziando i Servizi di Epidemiologia e di Medicina Ambientale;
18) a prevedere adeguati investimenti nella ricerca biomedica, potenziando il coordinamento tra i centri di ricerca pubblici, le università e la rete degli IRCCS;
19) a prevedere adeguati investimenti sulle infrastrutture digitali per lo storage dei dati, la capacità di calcolo e l'interoperabilità tra le principali strutture di riferimento, nonché ad adottare le iniziative necessarie al fine di unificare il sistema di raccolta dati delle Regioni con una piattaforma unica e indicatori uguali;
20) a investire sulla ricerca per la medicina di genere poiché molte e importanti differenze di genere;
21) ad adottare le iniziative necessarie affinché le risorse stanziate per "il rilancio del territorio" trovino omogeneità sul territorio nazionale a partire dal Distretto sanitario di base, quale prima dimensione di governance per assicurare l'integrazione sociosanitaria l'interprofessionalita, la presa in carico del paziente e tutti gli ulteriori aspetti tipici della medicina di territorio;
22) a favorire, anche mediante opportuni investimenti, la coprogettazione tra le strutture pubbliche e le imprese e associazioni del Terzo settore nell'ambito delle attività collegate alle attività sanitarie e sociosanitarie;
23) a prevedere, tramite opportuni interventi normativi, strumenti a tutela degli esercenti le professioni sanitarie per tutti gli eventi avversi che si siano verificati o abbiano trovato causa durante l'emergenza epidemiologica Covid-19, sia per le strutture sanitarie pubbliche quanto per quelle private;
24) a prevedere, già in sede di conversione del decreto-legge c.d. "rilancio", un Piano che, con certezza, permetta di raggiungere in tempi brevi l'attivazione delle borse di specializzazione necessarie al fabbisogno stimato in Italia, nonché l'inserimento anche della medicina di comunità nell'ambito delle 4.200 borse di specializzazione in area medica previste dal decreto-legge "Rilancio";
25) ad adottare misure, anche in via sperimentale e in considerazione dell'emergenza epidemiologica Covid-19, volte a sopperire alla mancanza di medici specialisti, nel quadro di una rete formativa delle scuole di specializzazione aperta ed integrata con le strutture di alta specialità (Aziende Sanitarie Ospedaliere, Ospedaliere Universitarie e IRCCS pubblici e privati) Second Opinion Supporting-Teaching Hospital, valutando l'istituzione di altri percorsi di formazione specialistica medica e veterinaria sulla base di quanto previsto dai disegni di legge sul tema all'esame del Senato ed estendendo altresì l'applicazione delle disposizioni in materia di specializzazioni a tutti i professionisti afferenti alla dirigenza sanitaria (psicologi, biologi, farmacisti, odontoiatri, fisici, chimici) valutandosi altresì la possibilità di consentire per tutto il periodo dell'emergenza l'accesso ai corsi di specializzazione medica attraverso procedure meno stringenti, quali in particolare l'apertura di nuove finestre temporali a candidati che non siano rientrati nei posti di specializzazione banditi in precedenza;
26) ad adottare un Piano per il sostegno psicologico in conformità a quanto previsto dall'articolo 24 del DPCM 12 gennaio 2017, recante definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, al fine di dare una risposta concreta ed adeguata all'allarme sulla tenuta psicologica degli operatori sanitari e dei cittadini già lanciato da molte società scientifiche;
27) ad adottare norme di semplificazione che garantiscano iter autorizzativi rapidi per gli investimenti pubblici e pubblico-privati relativi a interventi con destinazione d'uso sanitario e sociosanitario;
28) definire linee di indirizzo nazionale al fine di implementare una delocalizzazione delle terapie, di ridurre il tempo di permanenza nelle strutture di cura garantendo nei tempi più brevi possibili i trattamenti oncologici medici (chemioterapici, immunoterapici e con agenti a bersaglio molecolare) o radioterapici, adottando altrsì linee di indirizzo nazionali che identifichino i parametri per la tariffazione per la profilazione genomica estesa, al fine di una omogenea implementazione dell'accesso alla medicina personalizzata e introducendo modelli per la presa in carico dei malati oncologici con l'integrazione tra strutture ospedaliere e territorio, prevedendo il trattamento oncologico domiciliare in tutte le situazioni cliniche che lo consentono, nonché (oltre alla somministrazione delle terapie) la semplificazione di alcune procedure che al momento richiedono l'accesso in ospedale.
(0/1800/5/12)
Lunesu, Cantù, Siclari, Zaffini, Fregolent, Marin, Binetti, Rizzotti