• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/01647 LAUS, MARCUCCI, NANNICINI, FERRARI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che: i numerosi casi di ritardo verificatisi nell'erogazione della cassa integrazione in...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01647 presentata da MAURO ANTONIO DONATO LAUS
mercoledì 3 giugno 2020, seduta n.224

LAUS, MARCUCCI, NANNICINI, FERRARI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

i numerosi casi di ritardo verificatisi nell'erogazione della cassa integrazione in deroga prevista dal decreto-legge "cura Italia" sono stati spiegati dal Ministro in indirizzo con la complessità dello strumento cui si è fatto ricorso, e dall'INPS con il ritardo delle Regioni negli adempimenti loro spettanti;

per evitare il ripetersi di quanto è accaduto e dare una risposta più celere ai cittadini aventi diritto alla cassa integrazione in deroga, riducendo gli adempimenti burocratici, il decreto-legge "rilancio" prevede un meccanismo semplificato di erogazione "per periodi successivi alle prime nove settimane";

il decreto-legge reca infatti una nuova disciplina delle procedure di riparto delle risorse, nonché di concessione, di erogazione e di monitoraggio del trattamento di integrazione salariale in deroga per "emergenza COVID-19", prevedendo una procedura di pagamento diretto da parte dell'INPS;

considerato che:

ciò nonostante, i tempi per l'erogazione del trattamento di integrazione salariale in deroga non saranno brevi: le modalità di attuazione del trattamento dovranno essere stabilite con un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, e i termini temporali delle domande e delle successive fasi, come stabiliti dall'articolo 71 del citato decreto-legge, fanno supporre che l'anticipazione di pagamento del trattamento non avverrà prima della metà del mese di luglio 2020;

successivamente all'anticipazione di pagamento del trattamento, il datore di lavoro dovrà inviare all'INPS tutti i dati necessari per il saldo dell'integrazione salariale entro 30 giorni dall'erogazione;

inoltre, questa nuova modalità di concessione del trattamento di integrazione salariale in deroga potrà essere adottata non prima del 18 giugno 2020, "decorsi trenta giorni dall'entrata in vigore" della disposizione, quando sarà possibile per il datore di lavoro presentare la domanda di concessione del trattamento;

lo snellimento delle procedure previsto dal decreto-legge "rilancio" rappresenta un'importante novità, ma potrebbe non essere sufficiente a garantire ai lavoratori l'erogazione in tempi brevi del trattamento di integrazione salariale in deroga;

lo stesso protocollo tra le banche e le parti sociali per anticipare la cassa ai lavoratori non garantisce alcuna certezza,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare, nello stabilire le modalità di attuazione del trattamento di integrazione salariale in deroga, al fine di rendere il meccanismo previsto il più celere e sicuro possibile per i lavoratori, e se non ritenga opportuno, a tal fine, prevedere anche una modalità per cui i lavoratori possano percepire immediatamente il trattamento tramite un istituto bancario mediante la previsione di garanzia statale per gli anticipi loro diretti;

quale sia lo stato di pagamento dei trattamenti di integrazione salariale in deroga riconosciuti ai sensi dell'articolo 22 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (detto "cura Italia").

(3-01647)