• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05882 (4-05882)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05882presentato daFRAILIS Andreatesto diMercoledì 3 giugno 2020, seduta n. 350

   FRAILIS, CENNI e INCERTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   a poco più di dodici mesi dalla «guerra del latte» i problemi di fondo sono gli stessi e i lavoratori delle campagne sarde continuano a soffrire. La questione è rimbalzata anche sulla stampa specializzata come dimostra, anche, un recente articolo firmato da Danilo Lampis, giovane amministratore comunale di Ortueri;

   nella memoria restano impresse le immagini dei tanti blocchi, cortei e presìdi che restituivano la percezione di poter imporre finalmente una necessità di cambiamento generale che andava oltre il problema del basso prezzo del latte, estendendosi a una miriade di questioni sul futuro dell'isola, soprattutto delle sue aree rurali. Ma purtroppo, oltre al ricordo, a più di un anno di distanza dalla tregua, i pastori si ritrovano con un accordo sul prezzo del latte non rispettato e con un migliaio di loro alle prese con le denunce per gli effetti della legge sulla sicurezza;

   è da circa un ventennio che il prezzo del latte è diventato sempre più fluttuante. Il ruolo del Consorzio di tutela, si è rivelato insufficiente e ciclicamente, quando arriva la crisi, si sopperisce in maniera emergenziale, stanziando risorse per il ritiro delle eccedenze dai magazzini al fine di risollevare il prezzo;

   nel 2019, i pastori presentarono una controproposta a quella della regione e del Governo, rivendicando principalmente un immediato aumento del prezzo del latte ovino a 80 centesimi fino ad 1 euro + iva, chiedendo che fosse legato a una griglia di calcolo all'interno della quale rientrassero anche i prezzi degli altri formaggi; una distribuzione più equa dei profitti all'interno della filiera dei prodotti lattiero caseari, una riforma della filiera in direzione di una maggiore partecipazione dei produttori primari e una trasparenza nei loro confronti, prevedendo la nomina di un prefetto con compiti di analisi, sorveglianza e monitoraggio delle attività di filiera stessa; rivendicazioni da vedere, in larga misura, sul solco di leggi esistenti;

   per quanto riguarda la riorganizzazione della filiera, chiedevano rispetto delle disposizioni del regolamento (Ue) n. 1308/2013, relative al ruolo assegnato alle organizzazioni dei produttori e a quelle interprofessionali nel settore lattiero caseario;

   di fronte a queste proposte, che iniziavano a porre dei nodi strutturali, gli industriali disertarono il tavolo. I pastori, l'8 marzo 2019 furono costretti ad accettare un accordo a 0,74 euro iva inclusa al litro per il latte conferito da marzo sino a fine campagna, con l'impegno di un conguaglio a novembre sulla base dei prezzi medi ponderati del pecorino romano della borsa di Milano per il periodo tra novembre 2018 e ottobre 2019;

   da tutto questo si evince che occorre immaginare una riforma complessiva della filiera, per superare le soluzioni tampone e restituire protagonismo agli attori senza i quali nulla funzionerebbe: i pastori, i quali vivono una condizione di debolezza economica e di ricattabilità che può risolversi soltanto se si affrontano alcune sfide decisive;

   è tempo di costruire un discorso di cambiamento strutturale che coniughi la risoluzione della questione pastorale a quella della lotta allo spopolamento, pilastri di una più generale «questione sarda» che non può essere affrontata nella sua complessità se non emergono le tante voci che la compongono, con le loro particolarità, i loro problemi e le loro possibili alternative alle miserie di questo presente –:

   quali iniziative la Ministra interrogata, alla luce dei fatti sopra esposti, intenda adottare al fine di permettere un percorso di emancipazione per far ritornare la questione del comparto pastorale a essere centrale, con un programma di rivendicazioni e azioni che guardi, dalla mungitura alla commercializzazione, fino ai risvolti positivi che ha il pastoralismo in termini ecologici, sociali ed economici.
(4-05882)