• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02461-AR/1 ...     preso atto che il citato articolo, estendendo la possibilità di riconoscimento di CIGO e CIGD, nonché di assegno ordinario, concessi in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02461-AR/135presentato daCAPARVI Virginiotesto diMartedì 26 maggio 2020, seduta n. 347

   La Camera,
    preso atto che il citato articolo, estendendo la possibilità di riconoscimento di CIGO e CIGD, nonché di assegno ordinario, concessi in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, ai lavoratori assunti nel periodo dal 24 febbraio al 17 marzo 2020, intende quindi tutelare anche le assunzioni effettuate prima dell'entrata in vigore del cosiddetto Decreto Cura Italia;
    ricordato che l'articolo 46 del decreto-legge 18/2020 – cosiddetto Decreto Cura Italia – aveva introdotto una norma a termine di tutela occupazionale generale al fine di salvaguardare i posti di lavoro nel periodo di sospensione attività a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e, specificatamente, la disposizione aveva previsto il divieto di licenziamento dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto, ovvero il 17 marzo scorso, per 60 giorni, quindi valido fino alla mezzanotte del 16 maggio scorso;
    constatato che il ritardo nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento di proroga di tale periodo da sessanta giorni a cinque mesi ha creato, di fatto, un vuoto normativo per i giorni 17 e 18 maggio 2020, vulnus che, se non crea problemi per i licenziamenti collettivi, stante le procedure temporali più lunghe, certamente può rappresentare criticità per i licenziamenti individuali, oramai ritenuti validi dalla giurisprudenza anche qualora intimati via whatsapp con la doppia spunta blu,

impegna il Governo

a verificare se e quanti licenziamenti siano avvenuti nei giorni di vacatio legis e, di conseguenza ad adottare conseguenti misure di salvaguardia, anche prevedendo per tale lasso temporale la possibilità per il datore di lavoro di revocare il recesso contrattuale a fronte della contestuale domanda del trattamento di integrazione salariale.
9/2461-AR/135. Caparvi, Murelli, Durigon, Caffaratto, Giaccone, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Moschioni.