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Atto a cui si riferisce:
C.4/03866 (4-03866)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 344
4-03866
presentata da
TRIPODI Elisa

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la struttura competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento alla situazione dello stabilimento dell'azienda statunitense «Shiloh Industries», sito nel comune di Verrès (Aosta).
  La Shiloh, in particolare, opera nel settore metalmeccanico, nella fabbricazione e distribuzione di prodotti fusi in leghe di magnesio e altre leghe leggere ed è specializzata in forniture leggere per automobili.
  Come correttamente ricorda l'interrogante, il 23 settembre 2019 l'azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 70 dipendenti, su un totale di 159 lavoratori. La decisione dell'azienda è correlata al calo di fatturato dovuto alla crisi mondiale del settore automotive e arriva dopo un periodo di cassa integrazione ordinaria, iniziato a gennaio 2019.
  Nelle settimane a seguire, numerosi sono stati gli incontri tra l'azienda, le organizzazioni sindacali, la regione Autonoma Valle d'Aosta e il comune di Verrès, e nell'ottobre 2019 vi sarebbe stata la sigla di un apposito accordo quadro volto a ridurre gli esuberi ed aprire alla cassa integrazione straordinaria a rotazione.
  Sentito sulla specifica situazione aziendale, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha comunicato che la società Shiloh ha presentato un apposito piano per il periodo dal 1° novembre 2019 al 31 ottobre 2020. L'intervento di integrazione salariale è rivolto alla quasi totalità dell'organico aziendale, pari a n. 159 lavoratori.
  Con decreto direttoriale n. 104147 del 24 gennaio 2020 è stata, dunque, autorizzata concessione del trattamento di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) per il periodo richiesto in favore di un massimo di 130 dipendenti.
  Stante le caratteristiche della vertenza (confinata in Valle d'Aosta) la competente unità di crisi del Ministero dello sviluppo economico, sentita a riguardo, auspica che la regione interessata (competente sul tema) possa intervenire per il ritiro della procedura di chiusura dello stabilimento, restando a disposizione ove sia fatta richiesta e sia possibile intervenire.
  In generale, con riferimento alla crisi che riguarda il settore automotive nel suo complesso, si rappresenta che è alta l'attenzione del Governo sul tema.
  In proposito, si rappresenta che è necessaria una strategia di medio-lungo termine, che il Ministero dello sviluppo economico sta delineando insieme agli stakeholder.
  Primo passo di questa strategia è rappresentato dall'istituzione del tavolo dedicato all'automotive, che si è riunito in prima convocazione il 18 ottobre 2019.
  Il Tavolo è stato poi articolato in tre gruppi di lavoro, dedicati rispettivamente al:

   sostegno alla domanda di mezzi di trasporto orientati sui nuovi standard tecnologici energetici e di mobilità sostenibile;

   supporto per lo sviluppo delle reti infrastrutturali;

   sostegno all'offerta di mobilità e alla transizione tecnologica della filiera.

  Il 4 febbraio 2020 ha avuto luogo d'incontro del gruppo di lavoro sul sostegno alla domanda, che io stesso ho presieduto e che ha visto la partecipazione degli operatori dal lato della domanda, nonché di rappresentanti sindacali, della Conferenza delle regioni, dell'università e della ricerca.
  In apertura dei lavori, è stato sottolineato il rilievo strategico del settore dell'automotive e la necessità che il Governo intervenga, attraverso misure incentivanti, ad accompagnare la transizione energetica e produttiva del settore, anche nell'ottica di raggiungere gli obiettivi al 2030 relativi alla mobilità indicati nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (in particolare, quelli sui consumi energetici e sulle emissioni nei trasporti).
  Il lavoro del tavolo, dunque, consentirà di definire le misure e le risorse da destinare alla domanda di mezzi di trasporto orientati sui nuovi standard tecnologici energetici e di mobilità sostenibile, tenendo conto dei cambiamenti tecnologici ed economici in atto nella filiera di riferimento.
  Il 17 febbraio 2020 ha avuto luogo l'incontro del gruppo di lavoro sullo sviluppo delle reti infrastrutturali. All'incontro hanno partecipato referenti della società RSE, associazioni datoriali, aziende, sindacati, nonché rappresentanti della Conferenza delle regioni, dell'università e della ricerca.
  Nel corso dell'incontro è stato illustrato l'attuale stato delle infrastrutture di rifornimento e di ricarica, sia a livello nazionale che europeo, e il fabbisogno necessario a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità per il trasporto prefissati nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima.
  Si auspica che il confronto con gli stakeholder consenta di individuare le misure e le risorse da destinare alla pianificazione della rete infrastrutturale del Paese, al fine di favorire la diffusione dei nuovi servizi di mobilità sostenibile.
  L'obiettivo è quello di realizzare un modello di sviluppo infrastrutturale capace di realizzare sinergie tra pubblico e privato.
  Per sostenere la ricerca e la realizzazione delle reti infrastrutturali saranno messi a disposizione incentivi, misure di semplificazione e standardizzazione delle procedure autorizzative. Si prevede anche di installare impianti di rifornimento e di ricarica negli edifici, con specifiche policy per la pubblica amministrazione.
  Il tavolo automotive pone, dunque, le fondamenta della strategia di sostegno e promozione di questo settore, garantendo, al contempo la tutela del mercato di riferimento, dei livelli produttivi ed occupazionali connessi.
  Su questa scia si pongono anche gli incentivi inseriti nei recenti interventi normativi. Si fa riferimento in particolare:

   alle misure previste nella legge di bilancio per il 2020 in materia di green mobility per il rinnovo delle dotazioni degli autoveicoli delle pubbliche amministrazioni, prevalentemente mediante acquisto o noleggio di veicoli ad energia elettrica o ibrida o alimentati ad idrogeno (articolo 1, commi 107-109, legge 27 dicembre 2019, n. 160);

   all'estensione dell'ecobonus prevista nel decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162 (cosiddetto decreto Milleproroghe), convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8. In particolare, con tale decreto è stata estesa la possibilità di fruire del contributo previsto per l'acquisto di autoveicoli nuovi elettrici o ibridi (Ecobonus), anche al caso di rottamazione di autoveicoli omologati «euro zero». Inoltre, è stata abbassata la soglia massima di emissione di CO2 prevista per poter fruire dell'ecobonus per l'acquisto di veicoli, escludendo dal contributo i veicoli ibridi con più alte emissioni di CO2 (articolo 12, commi 2 e 2-bis);

   alle misure di rottamazione dei veicoli adibiti al trasporto merci previste nell'articolo 53 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili» convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157.
   Le iniziative sopra richiamate prendono le mosse dalla considerazione che in Italia il parco auto è composto per il 62 per cento da veicoli con almeno 10 anni di vita (euro 4 o inferiori) e pertanto vanno attuate in primis misure di incentivo alla rottamazione e di rinnovo del parco auto, che hanno il duplice obiettivo di migliorare i livelli di emissioni e di stimolare la domanda.
   Infine, si rappresenta che, alla luce delle difficoltà economiche che l'Italia sta attraversando nel periodo attuale, anche e soprattutto in ragione dell'epidemia da COVID-19, questo Governo continuerà ad attuare tutte le misure idonee e tecnicamente percorribili per tutelare il settore in parola e garantirne lo sviluppo, al fine di mantenere la stabilità dei livelli di produzione ed evitare possibili ricadute occupazionali.
Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.