• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04013 (5-04013)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04013presentato daCECCONI Andreatesto diMercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   CECCONI e BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza coronavirus in tutta Italia ha portato alla luce la fragilità della organizzazione della rete assistenziale territoriale in particolare rispetto al numero di vittime da coronavirus ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) a partire dalla Lombardia che è stata la più colpita;

   la direzione programmazione del Ministero della salute, conformandoci alle indicazioni contenute nella raccomandazione dell'Oms del 21 marzo 2020, con la circolare del 25 marzo, recante l'aggiornamento delle linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19, ha segnalato l'emergenza connessa «agli ospiti/pazienti ricoverati nelle Rsa, per i quali è necessario attivare una stretta sorveglianza e monitoraggio nonché il rafforzamento dei setting assistenziali»;

   nelle Rsa alberga la popolazione più fragile ed esposta al maggior rischio di complicanze fatali associate all'infezione da COVID-19; sarebbe stato necessario identificare prioritariamente strutture residenziali assistenziali dedicate ove trasferire i pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero, per evitare il diffondersi del contagio e potenziare il relativo setting assistenziale;

   l'Istituto superiore di sanità ha avviato un'apposita indagine nelle strutture residenziali e sociosanitarie. L'indagine iniziata il 24 marzo 2020, al 14 aprile ha coinvolto 3.276 Rsa (96 per cento del totale) distribuite in modo rappresentativo in tutto il territorio nazionale;

   la percentuale maggiore di decessi, sul totale dei decessi riportati, è stata registrata in Lombardia (45 per cento) con 3.045 morti. Le principali difficoltà emerse consistono nel reperire i Dpi e nell'impossibilità di eseguire tamponi, sull'aver ricevuto informazioni discordanti nella gestione della pandemia e nella mancanza di coordinamento;

   tutto questo evidenzia che la rete residenziale è stata costruita con una struttura rigida e ormai vetusta che rende precaria l'organizzazione, l'assistenza e la qualità delle cure e che ha incentivato poco l'apertura delle residenze verso il contesto di società che le circonda e non permette di essere flessibile rispetto alle necessità territoriali ordinarie ed emergenziali –:

   alla luce di quanto riportato in premessa, quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, nei rispetto delle competenze territoriali in materia, per avviare un percorso che porti le Rsa ad entrare in una articolazione della rete territoriale che risponda alle nuove esigenze di residenzialità, alle nuove competenze e alla necessità di un coordinamento con il sistema per garantire di adattarsi ai bisogni dei cittadini nell'assistenza ordinaria e nell'emergenza secondo standard di qualità e di efficienza uniformi su tutto il territorio nazionale.
(5-04013)