• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05762 (4-05762)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05762presentato daSILLI Giorgiotesto diMercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   SILLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dai dati e delle fonti raccolte dal gruppo di lavoro del professor dottor Pierfrancesco Belli, presidente della Commissione rischi ed etica sanitaria di Incer Institute, Centro internazionale di eccellenza per la formazione e la ricerca e presidente della commissione rischi sanitari e disabilità di Cisa, Centro inter-accademico per le scienze attuariali e la gestione dei rischi gruppo di lavoro coordinato dal dottor Riccardo Panerai (il professor dottor Pierfrancesco Belli è anche responsabile rischio clinico per la Toscana di Snam, Sindacato nazionale autonomo medici italiani) emerge che il virus pandemico SARS CoV 2 ha solo portato alla luce la fragilità di un sistema sanitario costruito originariamente per «garantire tutela della salute come interesse dell'individuo e della collettività nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana» (legge n. 833 del 1978), il modello sanitario così delineato ha avuto nella gestione della prevenzione dei rischi, nella gestione del rischio clinico, nella gestione del sistema di valutazione delle performance tre tasselli fondamentali per il controllo della governance sanitaria di questo Paese; una governance che non ha voluto investire in competenza, merito, effettiva connessione tra ricerca e applicazione, efficace prevenzione dei rischi: si è sempre privilegiata l'economia dell'emergenza: anche in questa occasione;

   difatti, il Governo era a conoscenza di comunicazioni dall'OMS e/o da altri enti e/o da autorità cinesi direttamente, su specifiche dei primi casi di infezione e sui primi studi in merito;

   infatti, si era a conoscenza dei numerosi casi «anomali» di polmonite riconosciuti nel mondo quali: (settembre 2019) polmonite alto mantovano; (ottobre 2019) polmonite Stati Uniti; (ottobre 2019) polmonite nella bergamasca; (novembre 2019) polmonite Mongolia; ma non si sa quali provvedimenti siano stati presi in merito all'attivazione del sistema di sorveglianza;

   è stato riportato in questi giorni da fonti giornalistiche – che le delegazioni, compresa quella italiana, ai giochi olimpici militari tenutisi a Wuhan dal 18 al 27 ottobre 2019, abbiano avuto numerosi casi di malattia con sintomi riferibili a quelli in seguito attribuiti al SARS CoV2;

   inoltre, si è preso conoscenza «dell'esercitazione di risposta emergenza» (passeggero affetto da coronavirus, come riportato da fonti giornalistiche) tenutasi presso l'aeroporto Tianhe proprio in occasione dell'apertura Giochi olimpici militari del 18 ottobre 2019;

   si nota che non si è proceduto alla istituzione di una zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro già dal 2 di marzo, nonostante le evidenze di allarme esistenti e, non è chiaro sulla base di quali documenti/studi/ricerche il Governo ha deciso di operare in tal senso;

   il Governo avrebbe dovuto fornire immediatamente al Parlamento: a) la nota riservata dell'Istituto superiore di sanità che evidenziava, appunto, dal 2 marzo, «l'incidenza di contagi da Covid-19 nei comuni bergamaschi di Alzano Lombardo e Nembro, e anche in quello bresciano di Orzinuovi, raccomandandone l'isolamento immediato e la chiusura, con la creazione di una zona rossa come quella di Codogno» (come riconosciuto da Agostino Miozzo, Direzione Dipartimento della Protezione Civile e coordinatore del Comitato tecnico scientifico su Coronavirus, il 26 marzo durante conferenza stampa della Protezione civile); b) tutti i documenti e i pareri espressi dal Comitato tecnico scientifico e/o da altri comitati tecnici sull'argomento e su cui si sono basate le decisioni del Governo di non procedere in tal senso alla data del 2 marzo;

   invece, è stato deciso di attendere altri 6 giorni – con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 – per creare la zona rossa poi estesa a tutta la Lombardia –:

   quali siano state le motivazioni di un tale ritardo nell'affrontare una crisi così acuta che ha messo in ginocchio l'intero Paese, con problemi economici, sociali e sanitari e come mai il Parlamento non sia stato messo immediatamente a conoscenza delle comunicazioni di cui in premessa.
(4-05762)