• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/04001 (5-04001)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04001presentato daDE FILIPPO Vitotesto diMartedì 19 maggio 2020, seduta n. 342

   DE FILIPPO, ANZALDI e TOCCAFONDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   La Gazzetta del Mezzogiorno rischia seriamente di chiudere. Reduce dal commissariamento giudiziario dovuto ad una vicenda che ha coinvolto l'editore siciliano Mario Ciancio Sanfilippo, a cui dopo quasi due anni il tribunale di Catania ha restituito i beni tra i quali anche La Gazzetta del Mezzogiorno, il giornale assiste in questi giorni a quello che potrebbe essere il colpo di grazia: lo stesso editore, infatti, ha comunicato la volontà di mettere in liquidazione la Edisud spa, la società editrice del quotidiano;

   il 9 giugno 2020 si terrà la prima udienza in tribunale, mentre il 25 maggio è in programma l'udienza sulla rinuncia al concordato in bianco già «avallato» dall'azionista di minoranza di Edisud, Valter Mainetti;

   tutto il corpo redazionale sperava che con la restituzione della Gazzetta all'attuale editore potesse partire finalmente una stagione di rilancio dopo mesi di sacrifici, motivo per il quale i giornalisti hanno sopportato il peso di una forte politica di tagli occupazionali per tutelare il loro lavoro e la storia del giornale, che ha attraversato due guerre mondiali raccontando problemi, vittorie e sconfitte del territorio. In sostanza la famiglia Ciancio Sanfilippo sta abbandonando la testata dopo che lo ha fatto anche il socio di minoranza della Edisud, l'uomo d'affari Valter Mainetti, che ha presentato un concordato per il salvataggio del quotidiano e poi lo ha ritirato senza più dare notizie di sé;

   tutto ciò dopo che l'assemblea dei soci della Edisud, società editrice della «Gazzetta» è andata deserta. A mancare l'appuntamento strategico, qualche giorno fa, è stata la famiglia Ciancio Sanfilippo – proprietaria della quasi totalità delle azioni della società per azioni – alla quale spettava nominare il nuovo consiglio di amministrazione;

   l'istanza di fallimento coincide anche – per un ineffabile scherzo del destino – con la pubblicazione del report dei dati Audiweb che conferma anche nel mese di marzo 2020 le ottime performance del sito de La Gazzetta del Mezzogiorno certificando il raddoppio degli utenti unici medi giornalieri rispetto a febbraio e colloca la testata al 42esimo posto nelle prime 100 testate on line nazionali. Dato da leggere anche con i dati Audipress che confermano la leadership dell'informazione del giornale in Puglia e Basilicata;

   rischia di chiudere così un'esperienza che è iniziata quasi 133 anni fa e che ha segnato la vita di generazioni di pugliesi e lucani. Se ciò accadesse sarebbe un grave colpo non solo al pluralismo dell'informazione ma anche al territorio di due regioni, Puglia e Basilicata, in cui il giornale rappresenta una voce importante e autorevole;

   in questo contesto i giornalisti intendono costituirsi in cooperativa per eventualmente trattare con un acquirente. Altre soluzioni potrebbero essere quelle di favorire l'introduzione di uno scudo finanziario o la strada di un'amministrazione straordinaria –:

   se sia a conoscenza degli avvenimenti di cui in premessa e quali iniziative intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per scongiurare la chiusura de La Gazzetta del Mezzogiorno, quale importante voce dell'informazione in particolare del Sud Italia, affinché nel nostro Paese l'editoria e il pluralismo dell'informazione possano continuare ad esser assicurati.
(5-04001)