• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02447-A/017    premesso che:     il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,» recante...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02447-A/017presentato daVIZZINI Gloriatesto diMartedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,» recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, ha sospeso le attività commerciali su tutto il territorio nazionale, fatto salvo quelle per la vendita di generi alimentari e di prima necessità;
    in fase di presentazione delle norme relative alla cosiddetta «fase 2» e alle riaperture commerciali a partire dal 4 maggio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato un cronoprogramma generico che vedrebbe la riapertura di tutti i servizi per la cura alla persona quali barbieri, parrucchieri e centri estetici non prima del 1o giugno 2020 senza dare alcuna indicazioni su quelle che dovranno essere le modalità di riapertura necessarie a garantire i giusti flussi e il distanziamento interpersonale;
    le associazioni di settore hanno richiesto a più riprese la riapertura delle attività commerciali di servizi alla persona garantendo i più elevati standard di sicurezza quali, mascherine, visiere, guanti, camici cambiati dopo ogni servizio, sanificazione quotidiana degli ambienti e presenza contemporanea nel locale di un solo cliente con un operatore. Protocollo sicuramente più stringente di molte attività che riprendono a partire dal 4 maggio 2020;
    secondo i dati forniti dalla CNA il settore conta circa 135.000 imprese e da lavoro a 260.000 persone ed è un servizio essenziale a garantire il benessere della popolazione. In altri Paesi come Germania, Grecia, Svizzera, colpiti duramente dal Coronavirus, questo tipo di attività hanno già riaperto; in Francia lo faranno a breve. L'allarme da parte della CNA è che la richiesta altissima da parte della clientela potrebbe dare inizio a forme incontrollate di lavoro nero senza adeguati protocolli sanitari;
    molte regioni stanno elaborando protocolli per permettere a queste attività la riapertura anticipata rispetto alla data del 1o giugno. Un documento unitario aiuterebbe ad uniformare il protocollo di sicurezza su tutto il territorio nazionale mentre alle Regioni sarebbe lasciata la valutazione della riapertura in base alla situazione epidemiologica contingente,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di consentire la riapertura di acconciatori, estetisti e servizi alla persona in tutte quelle Regioni dove la situazione sanitaria ed epidemiologica sia ritenuta sufficientemente sicura a garantire la salute dei clienti fruitori dei servizi nonché a comunicare un protocollo di comportamento unico su tutto il territorio nazionale anche riguardo alle distanze di sicurezza nei locali e ai metodi di sanificazione.
9/2447-A/17. Vizzini.