• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03950 (5-03950)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03950presentato daFOGLIANI Kettytesto diMartedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   FOGLIANI, BITONCI, ANDREUZZA, BADOLE, BAZZARO, BISA, COIN, COLMELLERE, COMENCINI, COVOLO, FANTUZ, LORENZO FONTANA, GIACOMETTI, LAZZARINI, MANZATO, PATERNOSTER, PRETTO, RACCHELLA, STEFANI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO e ZORDAN. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   il Gruppo Terna è proprietario della Rete di trasmissione nazionale di energia elettrica ed è responsabile della trasmissione, del dispacciamento dell'energia e della gestione in sicurezza della stessa;

   con avviso pubblico, la società ha richiesto al Ministero dello sviluppo economico l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio dell'intervento per la realizzazione di un progetto della rete di alta tensione, che si sviluppa in due aree di intervento: «Area di intervento Dolo-Camin», tra le province di Venezia e Padova, e «Area di intervento Fusina-Malcontenta», nei comuni di Venezia e Mira e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'avvio del relativo procedimento di VIA;

   l'intervento nasce dall'esigenza di rafforzare la maglia della rete elettrica in Veneto e potenziare la capacità di connessione, trasformazione e trasmissione in sicurezza della potenza prodotta nell'area;

   la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato alla società Terna la necessità di acquisire chiarimenti ed approfondimenti relativi alla documentazione già fornita che, ad oggi, non è pervenuta alla richiedente commissione;

   in particolare, ad integrazione del «quadro di riferimento progettuale», si chiedono, tra le varie cose, chiarimenti sulle valutazioni progettuali alternative, riscontrando incoerenze relative alle modalità di dismissione delle linee e dei manufatti presenti;

   con riferimento al «quadro programmatico», risultano mancanti, tra l'altro, la copia degli accordi/protocolli di intesa stipulati a seguito delle attività concertative con gli enti locali interessati all'opera;

   infine, relativamente al «quadro di riferimento ambientale», vengono richieste integrazioni sull'analisi della componente «atmosfera» e dettagli sulle operazioni di bonifica e contaminazione dell'area interessata;

   i residenti delle aree attraversate dal progetto s'interrogano sull'elettrodotto lungo 15 chilometri, che arriverà da Dolo alla centrale nel territorio e per il quale saranno posizionati tralicci alti fino a 50 metri per una linea da 380 KV;

   comitati e associazioni di cittadini manifestano da tempo per creare un fronte compatto a favore dell'interramento delle linee e la creazione di un corridoio ecologico;

   nei giorni scorsi, si apprende dai media locali dell'ennesima manifestazione di protesta dei sindaci della zona, organizzata dal gruppo «No elettrodotto aereo», al fine di ribadire e sostenere l'appello «pro interramento» della tratta;

   anche la regione Veneto ha scelto di contestare il piano originario proposto da Terna, approvando all'unanimità una mozione del consiglio regionale, che impegna la regione ad «ottenere un progetto alternativo, che preveda l'interramento delle linee elettriche»;

   le zone fra Camin e Dolo, come altre interessate dal progetto, sono ad alta densità di insediamenti industriali e di elettrodotti aerei e si registrano percentuali elevate di malattie tumorali;

   in tale contesto, realizzare progetti che prevedono oltre 50 chilometri di linee elettriche ad alto voltaggio, che sono scientificamente correlate a forme di leucemia, appare quantomeno indispensabile e corretto considerare tutte le possibili alternative, ai fini della salvaguardia della salute dei cittadini;

   si apprende dai media che Terna Spa ha riproposto la realizzazione dell'elettrodotto aereo da 380 KV per il tratto Dolo-Camin, con modifiche irrilevanti in relazione all'impatto paesaggistico rispetto al precedente progetto, che si ricorda è stato bocciato dal Consiglio di Stato nel 2013 poiché il parere positivo del Ministero dei beni culturali sull'impatto dell'opera non è stato adeguatamente motivato, evidenziando l'opportunità di considerare l'opzione cavo interrato a tutela del paesaggio –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Governo, in ordine alla convocazione di un tavolo istituzionale alla presenza del gruppo Terna e degli enti locali interessati, ai fini della revisione del progetto dell'elettrodotto aereo tra Dolo e Camin e per la determinazione di un possibile e fattibile interramento delle linee elettriche.
(5-03950)