• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05635 (4-05635)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05635presentato daCUNIAL Saratesto diMartedì 12 maggio 2020, seduta n. 338

   CUNIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   Domenico Mantoan è attuale Presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) (incarico ricevuto per nomina del Ministro della salute d'intesa con la Conferenza Stato-regioni nel novembre 2019, quando già ricopriva la carica di direttore generale dell'area sanità e sociale della regione Veneto) e il Ministro della salute ne ha proposto la nomina come commissario dell'Agenzia nazionale per i servizi Sanitari regionali (AGENAS);

   già direttore per i servizi sanitari della regione Veneto dal 2007, dall'agosto 2010 ricopre anche l'incarico di direttore generale dell'area sanità e sociale della regione Veneto. Proprio in quegli anni, in nome della riduzione della spesa sanitaria (per altro mai ottenuta), si è avuta la chiusura di ospedali e di reparti ospedalieri, anche d'eccellenza, la riduzione dei posti letto sia dei reparti non intensivi che di quelli intensivi, il depotenziamento dei servizi di assistenza territoriale. Tutto ciò ha portato, a giudizio dell'interrogante, ad una grave riduzione delle prestazioni erogate dal sistema sanitario pubblico e ad un contemporaneo aumento delle prestazioni erogate dal sistema sanitario privato in regime di convenzione;

   tra i compiti specifici di particolare rilevanza dell'Aifa vi sono: coordinamento delle istituzioni coinvolte nelle delle attività relative a medicinali sperimentali e ricerca clinica e loro supervisione/formazione; monitoraggio, gestione e accesso a farmaci sperimentali o per «uso in deroga»; promozione e supporto a investimenti in ricerca e sviluppo; raccolta e valutazione di segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci; gestione della rete nazionale di farmacovigilanza e del finanziamento dei progetti regionali di farmacovigilanza; controllo proattivo della correttezza nell'acquisizione dei dati della spesa farmaceutica nazionale e regionale; esecuzione delle prove necessarie per l'autorizzazione all'immissione in commercio di medicinali e/o vaccini sottoposti a controllo di stato; promozione di norme e linee guida per le buone pratiche cliniche e per la farmacovigilanza, oltre che sviluppo di linee guida per gli ispettori incaricati di controllare l'applicazione di tali buone pratiche;

   il Patto per la salute 2014-2016 ha individuato nell'Agenas l'organo incaricato di valutare preventivamente l'efficienza sia sanitaria, sia economico-finanziaria dei sistemi sanitari regionali. Il successivo decreto ministeriale 70/2015 ha affidato ad Agenas la riorganizzazione dell'offerta sanitaria in termini di rete. Agenas e uno dei soggetti deputati al controllo della gestione della sanità regionale (inclusi la spesa sanitaria, i farmaci ed i protocolli clinici) e al potenziamento della medicina del territorio, prima fra tutte la medicina di base e preventiva;

   Agenas è stata quindi affidata ad un commissario che in Veneto per più di un decennio ha stabilito la strategia sanitaria, ad avviso dell'interrogante, ha attivamente contribuito, e ancora oggi attivamente contribuisce, al drastico depotenziamento della sanità territoriale –:

   se il Governo non ritenga che affidare la carica di Commissario Agenas a Mantoan concretizzi, quello che l'interrogante giudica, un enorme conflitto d'interessi che compromette, di fatto, l'indipendenza, l'equidistanza e l'autonomia dell'agenzia, dal momento che il suddetto svolgerebbe contemporaneamente la funzione di controllore (nella veste di commissario Agenas) e controllato (nella veste di direttore generale dell'area sanità e sociale della regione Veneto);

   se il Governo, conoscendo l'entità degli interessi in gioco in campo farmaceutico e delle pressioni che possono essere esercitate su Aifa da diversi soggetti (ad esempio industria, amministrazioni regionali, istituzioni sanitarie, strutture sanitarie, altre agenzie e altro), non ritenga che la separazione tra Aifa e Agenas sia necessaria per garantire imparzialità, autonomia e trasparenza nella gestione di un settore così delicato per il Paese e per i cittadini.
(4-05635)