• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00469 (7-00469) «Toccafondi, Anzaldi».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00469presentato daTOCCAFONDI Gabrieletesto diLunedì 11 maggio 2020, seduta n. 337

   La VII Commissione,

   premesso che:

    l'emergenza sanitaria da COVID-19 sta comportando notevoli difficoltà in campo economico e sociale;

    l'università è stata tra le prime strutture, insieme alla scuola, ad essere investita dall'emergenza sanitaria in corso, a vedere chiuse al pubblico le proprie sedi e a vedersi sospesa o trasferita in modalità a distanza, larga parte della propria attività didattica e di ricerca;

    un'indagine Crui a fine marzo 2020 afferma che, su 88 atenei (sui 97 complessivi nel Paese), l'88 per cento delle attività didattiche previste siano state trasferite online (con una varianza del 2,87 per cento) mentre più di metà degli atenei erogava più del 96 per cento dei corsi previsti in didattica a distanza (Dad), raggiungendo così potenzialmente circa 1 milione e trecentomila studenti;

    questo periodo di chiusura forzata di tutte le sedi universitarie ha enfatizzato l'autonomia delle università evidenziando le iniziative che da queste sono state poste in essere. Questo ha mostrato che non tutti gli atenei hanno affrontato con la stessa determinazione questo periodo;

    per quanto concerne la situazione della didattica nel corso dell'emergenza, la maggior parte del personale docente si è impegnato, con uno sforzo straordinario ed emergenziale, a trasferire l'attività didattica del secondo semestre online, riducendo l'interruzione dei corsi al minimo possibile;

    nelle università italiane si preferisce parlare di didattica di emergenza: diversamente dalla scuola, infatti, l'università ha oramai una lunga esperienza e consolidate metodologie per la DaD; le stesse linee guida per l'accreditamento Anvur come numerosi regolamenti di ateneo, indicano la necessità di considerare nella didattica a distanza non solo la didattica erogata (sincrona o asincrona), ma anche una didattica interattiva (faqs, mailinglist, webforum, report, esercizi, webquest, test e questionari in itinere);

    nei diversi atenei i relativi regolamenti prevedono anche un riconoscimento delle ore di didattica erogata in forma telematica in rapporto 2:1 (talvolta 3:1) rispetto a quella convenzionale e il trasferimento di emergenza di larga parte della didattica universitaria avvenuta in questi mesi tuttavia non sembra aver tenuto particolare conto di questa esperienza e queste metodologie, anche quando codificate in regolamenti e linee guida;

    si è resa evidente comunque una relativa impreparazione all'utilizzo della DaD;

    la didattica a distanza è risultata strumento positivo, ma occorre ritornare quanto prima alla vera didattica ovvero a quella in presenza. La didattica in presenza, in aula o nei laboratori risulta di gran lunga il sistema didattico e di conoscenza più adatto per un reale percorso educativo e di conoscenza,

impegna il Governo:

   ad intraprendere le opportune iniziative dirette ad evitare un calo delle immatricolazioni dovuto a problemi economici delle famiglie, predisponendo ulteriori risorse finalizzate a garantire il diritto allo studio tenendo conto che poiché il numero di studenti che rientrerà nella «non tax area», aumenterà sensibilmente, occorrono un impegno economico generale che compensi le mancate entrate per gli atenei e specifiche ed ulteriori risorse per erogare borse di studio;

   ad adottare iniziative, per quanto di competenza, per aiutare le strutture di diritto allo studio come le residenze universitarie, sia pubbliche che private, predisponendo un sostegno attraverso servizi per gli studenti;

   a predisporre tutte le iniziative necessarie finalizzate ad un investimento che disponga un numero congruo di borse di studio di specializzazione medica aggiuntive, dal momento che l'accesso ai suddetti corsi di specializzazione e alle regole di selezione dei candidati, è fondamentale al fine di far fronte alle situazioni emergenziali come quella che si sta vivendo, coinvolgendo anche le regioni in uno sforzo economico per incrementare ulteriormente il numero delle borse.
(7-00469) «Toccafondi, Anzaldi».